Aggredito dal branco perché è gay, chiama la polizia e viene ignorato

Aggredito dal branco perché è gaySAN ROMANO – Il 18enne Daniel Santucci è gay dichiarato da diverso tempo e non ha problemi a vivere il suo orientamento sessuale. Alcuni suoi coetanei, però, lo hanno preso di mira e ad ogni occasione cercano di aggredirlo sia fisicamente che verbalmente. “Sono un ragazzo gay, che da tre anni, ma forse anche di più, è finito nel mirino dei bulli. Qualche anno fa mi ruppero pure un braccio proprio per la mia omosessualità” ha confessato Santucci al giornale “Il Tirreno”.

Lunedì pomeriggio è avvenuta l’ennesima aggressione. Daniel stava aspettando il treno alla stazione del paese, quando il solito branco ha cominciato a minacciarlo e a picchiarlo: “Mi hanno colpito con calci e pugni e dopo, scosso e spaventato, ho chiesto aiuto al 113 ma mi hanno risposto che ‘sono affari tra giovani, noi non c’entriamo niente’. Confesso che ora ho un po’ paura”. Il ragazzo, a causa del rifiuto dell’intervento delle forze dell’ordine, ha deciso di rendere pubblica la sua storia nella speranza che qualcuno possa attivarsi e aiutarlo a porre fine a questa storia.

Santucci ammette comunque di non voler denunciare i ragazzi, ma di voler tentare prima la strada della mediazione. In ogni caso, l’aggressione compiuta nei suoi confronti potrebbe avere comunque dei risvolti giudiziari, soprattutto se gli atteggiamenti omofobi del branco non dovessero finire. Il 18enne ammette comunque di avere paura di camminare la sera e di andare in giro da solo in quanto teme di essere nuovamente aggredito solo perché gay.