Meri ritiene che sua figlia ed il suo carnefice abbiano assunto “qualcosa di strano che lei (Giulia) non sopporta, e la situazione è scivolata di mano e la persona che era con lei le ha fatto del male invece di aiutarla. Se n’è andata nel modo più tragico che ci possa essere”. Il racconto del giovane è comunque pieno di lacune e gli enigmi riguardanti la morte della giovane restano tanti. Intanto sui dispositivi in possesso dei 2 indagati, il ventiquattrenne della Panda rossa ed il 40enne del bowling, sono iniziati alcuni accertamenti. “I quattro mesi di silenzio hanno parlato, quattro mesi di silenzio vuol dire io c’entro completamente!” ribadisce Meri ai microfoni di “Chi l’ha visto?”.
Il messaggio. “Vany, non essere succube delle persone, non innamorartene. Innamorati prima di te stessa e poi degli altri. Mi manchi tanto…” sono queste le ultime, dolci parole della povera Giulia, dedicate a sua sorella Vanessa, conservate in un audio nel telefonino “Mi manchi troppo, sorellina”. Questa era Giulia Di Sabatino, una dolce anima fragile che ha trovato la morte la notte del suo compleanno e che merita giustizia e verità.