Il messaggio di Padre Graziano. “Padre Graziano è arrivato alla determinazione di scrivere una lettera al Ministro della Giustizia per disegnare la situazione in cui si sta trovando e questa anomalia che comporta la permanenza in carcere, nonostante abbia diritto di stare agli arresti domiciliari sin dal 3 Dicembre scorso – dice il legale del religioso congolese – e questo significa che esporrà al Ministro l’unica possibilità che ha, tutte le sue doglianze tutto quello che sta vivendo e questo impasse che si sta verificando e dal quale non si riesce a capire nulla“.
“Nessuno ci da una risposta, nessuno ci da una data tanto è vero che io come difensore, insieme al mio collega, abbiamo deciso di esporre anche all’autorità giudiziaria competente questa anomalia per verificare se nel procedimento di reperimento di questo braccialetto vi sia stato o vi sia ancora un silenzio illecito, omissioni o negligenze tali da riportare un danno ingiusto” ha aggiunto l’avvocato Angeletti ai microfoni de “La Vita in Diretta”.
Il legale ha comunicato che, riguardo al telefonino di Guerrina in suo possesso, Padre Graziano ha ribadito che non c’è alcuna certezza che il telefonino della donna potesse essere in suo possesso. “Lui continua a dire che non ha mai posseduto né detenuto il telefonino di Guerrina” ha così dichiarato Angeletti. Nel frattempo il religioso ha ricevuto anche un’altra visita, quella di Benjamin Osanga, consigliere dell’Ambasciata congolese che ha portato al suo connazionale una Bibbia nella quale ha sottolineato il seguente passaggio: “Ci sono dei giusti trattati come spetterebbe all’opera degli empi“.