GIAPPONE – Lo scorso 28 maggio, Yamato Tanooka, un bimbo di 7 anni, è stato abbandonato dai genitori in un bosco per punizione. I genitori del piccolo avevano inizialmente raccontato che il figlio si era perso mentre raccoglieva verdure selvatiche, ma hanno poi ammesso di averlo lasciato lì perché continuava a lanciare massi contro le auto. Dopo 500 metri, erano tornati indietro a riprenderlo, ma il bimbo era già sparito.
È scattato subito l’allarme e sono stati impiegati circa 200 militari per il suo ritrovamento. Quello che preoccupava il Giappone è che il bosco in cui Yamato si era perso è popolato da orsi e di notte la temperatura scende sotto i 7 gradi. Il bimbo, inoltre, non aveva con sé né acqua né cibo. Per questo motivo, le speranze di ritrovarlo si erano ridotte al minimo.
Venerdì mattina l’incubo è finito. Un militare si è recato in un vecchio edificio di un’area di esercitazioni per compiere dei lavori di restauro, dove ha trovato il piccolo. “Era lì, vestito con la maglietta nera i calzoncini blu e le scarpe da ginnastica rosse della segnalazione e si è identificato da solo – ha spiegato il soldato – Mi ha detto che era affamato e gli ho dato la mia razione: pane, palline di riso e acqua”.
Il luogo in cui il bimbo è stato ritrovato era lontano circa 7 kilometri dal punto in cui era scomparso. I genitori si sono scusati con l’intero Giappone per la triste vicenda: “Mi scuso profondamente con le persone della sua scuola, con le persone delle operazioni di ricerca, e con tutti quanti per aver creato problemi”. I genitori di Yamato rischiano ora di essere indagati per negligenza.