USA – Muhammad Ali, il grande pugile della categoria pesi massimi, ha perso la sua battaglia contro il Parkinson, morendo all’età di 74 anni. Il suo vero nome era Cassius Clay, ma lui lo aveva rifiutato perché lo riteneva essere un nome da schiavo; dopo la conversione all’Islam, aveva deciso di chiamarsi proprio Muhammad Ali ed è in questo modo che il mondo intero l’ha conosciuto e amato.
Il pugile ha combattuto da vero guerriero sul ring, vincendo anche il premio come atleta del secolo nel 2001. La sua tecnica è stata definita perfetta e la sua retorica ha contribuito alla nascita della leggenda. Pur essendo un lottatore, Muhammad Ali si è sempre dichiarato contrario a seguire i compatrioti americani nella guerra del Vietnam (“I Vietcong non mi hanno fatto niente” rispose in modo beffardo una volta). Il grande pugile ha sempre lottato contro l’apartheid e sostenuto i diritti dei neri.
Muhammad Ali è stato anche candidato al premio Nobel per la Pace e ha vinto un premio Oscar come miglior documentario per “Quando eravamo re”. È diventato anche un’icona del pop art grazie ad Andy Warhol e a Shepard Fairey. Nella sua vita, è stato anche poeta e personaggi di fumetti. Muhammad Ali non era solo uno straordinario atleta, ma anche un uomo meraviglioso, messo in knock-out da un terribile avversario.