“Thyssen – opera sonora” per non dimenticare il rogo di Torino

Thyssen – Sono passati 10 anni dalle notte del 6 dicembre 2007 in cui sette operai persero la vita nel rogo della Thyssen, la più importante azienda d’Europa nel settore siderurgico, a Torino.
«Se a Torino chiedi degli operai della Thyssen, ti indicano il cimitero». Inizia così il lungo reportage che Ezio Mauro firmò su La Repubblica a circa un mese dal rogo, diventato un pièce teatrale, “Thyssen. Opera sonora”, con protagonista proprio l’ex direttore del giornale.
Nel maggio 2016 la Cassazione ha confermato le condanne dell’appello-bis nei confronti dei sei imputati per l’incidente, mettendo la parola fine alla vicenda giudiziaria.
«Non si può morire in un modo così tremendo, non si può lavorare in condizioni così rischiose – dichiara Laura Boldrini, Presidente della Camera. – La strage della Thyssen non deve andare in archivio, nemmeno ora che la giustizia ha fatto il suo corso. Perché vicende tragiche continuano a ripetersi troppo spesso nel nostro Paese, ogni volta che un uomo o una donna devono pagare con la vita, in una fabbrica o in un cantiere, il mancato rispetto delle più elementari norme di sicurezza».

Proprio in occasione dell’anniversario del tragico rogo, la presidente Boldrini ha ospitato, lo scorso
3 dicembre, nella Sala della Regina alla Camera, la pièce, nell’ambito della manifestazione “Montecitorio a porte aperte”, iniziativa che apre, una volta al mese, il palazzo ai cittadini.
«Ospitare alla Camera la rappresentazione “Thyssen. Opera sonora”, tratta dal reportage di Ezio Mauro, sta a dire che le istituzioni non chiudono gli occhi sulla piaga degli incidenti sul lavoro».
Nello spettacolo le memorie di un superstite dello stabilimento, Giovanni Pignalosa, si intrecciano al racconto di una città, Torino, dove gli operai sono diventati invisibili.
Un reportage, diventato pièce teatrale, per non dimenticare i sette operai morti nel rogo dello stabilimento: Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino.

Lo spettacolo, per la regia di Pietro Babina, che ha debuttato a marzo 2015 al Teatro Regio di Torino, porta sul palco Ezio Mauro, nei panni di se stesso, come voce narrante e giornalista, affidando le voci delle testimonianza ad Umberto Orsini e Alba Rohrwacher.
«L’idea di base è quella di lavorare su un piano fortemente evocativo piuttosto che descrittivo, didascalico o documentario. – scrive il regista Babina – Credo che un racconto come questo sia potente per le immagini che è in grado di evocare senza riprodurle, cercando appunto che esse si creino all’interno dello spettatore, dandogli la possibilità di vivere in modo più personale gli eventi raccontati».

Lo spettacolo sarà proposto al pubblico il 18 dicembre 2017 al Teatro Leonardo di Milano.