società americana

Disastro Usa: quello che non sappiamo sul degrado della società americana

02/10/17
Il killer ha sparato da qui: una stanza del trentaduesimo piano di uno degli hotel più noti di Las Vegas, il Mandalay Bay. Vetri delle finestre in frantumi e ampia visuale sulla folla, dall’alto di un grattacielo dorato. Secondo il New York Times, nel «covo» che Stephen Paddock abitava dal 28 settembre scorso sono stati ritrovati una montagna di munizioni e almeno 20 fucili, di cui due sistemati su dei treppiedi posizionati davanti alle finestre. Da qui l’uomo, di 64 anni, ha ucciso 58 persone e ne ha ferite altre 527 sulla Vegas Strip, l’arteria centrale della capitale statunitense del gioco d’azzardo.
 
15/11/17
C’è stata una feroce sparatoria in una scuola elementare, la Rancho Tehama School, in California. Secondo i media americani almeno cinque persone sono state uccise, mentre fra i feriti si contano molti studenti e anche un bambino di sei anni. Anche il killer è rimasto ucciso. Gli scolari feriti sono stati trasportati in elicottero negli ospedali dell’area. La sparatoria è avvenuta a Rancho Tehama, una comunità di 3.500 persone. Poco prima delle nove del mattino la polizia è stata allertata per alcuni colpi di arma da fuoco sparati alla Rancho Tehama School.
Il killer voleva fare una strage entrando nelle classi e uccidendo gli studenti. Lo riferisce la polizia, sottolineando che fra le vittime c’è la donna che aveva in precedenza accusato il killer di aver tentato di accoltellarla.
 

Disastro Usa

Questi avvenimenti sono solo gli ultimi di una strage continua e senza fine. Le armi negli USA sono il simbolo di una società malata di razzismo e violenza. Circolano più di 300 milioni di esemplari che generano: undicimila morti in media l’anno, 90 mila feriti. Dal 1968 ad oggi, negli Stati Uniti è stato ucciso più di un milione di persone. Le pistole e i fucili fanno parte della vita quotidiana, allo stesso titolo dello smartphone. Chiunque può procurarseli e portarli con sé ovunque. Sono legali nella schiacciante maggioranza degli Stati. Uno dei consigli che vengono dati agli stranieri di passaggio negli USA è di non innervosirsi mai nel caso d’incidente stradale. Nel mondo intero questo è un segno di buona educazione, ma negli Stati Uniti può salvarvi la vita.

TSA E NRA

Ogni anno il TSA il servizio di sicurezza degli aeroporti, trova sempre più armi sui passeggeri pronti ad imbarcarsi. Tutte queste armi provocano, quattro cinque incidenti al giorno, una strage continua senza soluzione di continuità. Eppure, nonostante la gravità di questa situazione, nessun provvedimento viene preso perché le lobby delle armi, come la potente e ricchissima NRA (che ha dietro l’industria delle armi per un giro d’affari di 32 miliardi di dollari e centomila dipendenti), bloccano qualsiasi iniziativa legislativa grazie ai finanziamenti e agli appoggi dati alle campagne elettorali ai candidati alla presidenza degli Stati Uniti. Sorprendente è la facilità con cui ci si può procurare armi potentissime come gli AR-15, fucili mitragliatori che trapassano qualsiasi giubbotto anti proiettili. Un giocattolo pericolosissimo che costa da 600 a 2.000 dollari che si può personalizzare e acquistare anche nei supermercati insieme alle caramelle. Per non parlare del modello lanciagranate. Alcuni lo usano per… la caccia, prendendo a bersaglio i cani della prateria o anche i cervi. Altri praticano il tiro a segno.
Negli USA viene fatto questo parallelismo: più la popolazione è armata, più è sicura, ma questa affermazione non regge perché è il paese più violento del mondo e ne dà dimostrazione ogni giorno. Si appellano alla costituzione che da diritto di difendersi e pertanto, portare armi. Una costituzione del 1776 quando c’erano i moschetti che potevano sparare due colpi al minuto mentre oggi ne riescono a sparare 100.
Bisognerebbe interrogarsi sulla direzione presa dalla società americana, dai valori su cui si regge.

Esperimento unico al mondo

Gli USA rappresentano un esperimento unico al mondo: è la società più ricca e consumistica della terra. I dati che caratterizzano questa popolazione sono impressionanti:
• I senzatetto negli Stati Uniti sono 1/3 dell’intera popolazione americana, ma nessuno li deve vedere. Ci sono, poi, i working poors, i poveri che hanno un lavoro: dipendenti di fast food e della grande distribuzione, lavoratori sottopagati e sotto qualificati. In questo modo, l’America può sbandierare elevati tassi occupazionali, ma nessuno conosce la qualità di questi numeri.
• Il diritto americano offre aiuti e sconti ai più ricchi, sotto forma di impressionanti riduzioni fiscali o di agevolazioni per l’acquisto della prima casa, che sono tanto più consistenti quanto più alto è il valore dell’abitazione. Un sistema giuridico al servizio del più forte.
• Egoismo di massa, maledetti i poveri, diseguaglianza. I più ricchi non sono l’1% della popolazione, ma lo 0,1%. Centosessantamila famiglie, circa, che detengono da sole, un quarto della ricchezza nazionale. Uno strato sociale unico al mondo e relativamente recente. Un casta di nababbi creata grazie al neoliberismo portato agli eccessi. Un paese in cui se la ricchezza fosse equamente distribuita ciascun adulto avrebbe più di 350.000 dollari a testa, secondo stime credibili. Oggi un terzo degli americani –ossia più di 100 milioni di persone- non riescono a fronte alle più elementari esigenze quotidiane.
• Negli USA non c’è nessuna sicurezza alimentare: più di 3.000 morti, centoventimila persone ospedalizzate, un americano su sei n’è colpito. Un urgenza assoluta: escherichia coli e salmonella fanno strage colpendo tutti gli strati sociali. Si parla di 48 milioni di persone che si ammalano ogni anno a causa del cibo avariato. Un industria, quella alimentare in cui si lavora in assenza d’igiene, immergendo il pollame nell’ammoniaca e gonfiando gli animali con ormoni.
• Agricoltura catastrofica: abuso di antibiotici, prosciugamento delle risorse idriche, abbandono della rotazione delle colture per privilegiare le più redditizie, inaridimento dei suoli e ricorso sempre più massiccio agli additivi. Lo sviluppo a tutto spiano, degli OGM, rende l’agricoltura americana: Round-up ready, geneticamente modificata.
• Razzismo e violenza: la società americana vive in ghetti. Le relazioni fra le razze sono completamente degradate, le sommosse non si contano: polizia razzista e violenta, pestaggi, quartieri separati per razza e ceto sociale, minoranze discriminate ad ogni livello.
• America Stato di Polizia. Prima di fare qualsiasi cosa e senza riflettere, la polizia americana mette le manette. Si è visto persino ammanettare il cadavere di un uomo che era stato appena ucciso. Oggi il 90% delle città con più di 25.000 abitanti, può contare su un reparto SWAT, le unità speciali di polizia destinate a compiti ad alto rischio, come operazioni anti-terrorismo, salvataggio di ostaggi e antisommossa. Dispongono di equipaggiamenti militari ultra moderni per aggredire e disperdere manifestanti. Il poliziotto americano è ormai un guerriero ultra equipaggiato, libero di infierire contro chiunque. In particolare, ovviamente sulle minoranze.
• Gli Stati Uniti sono il malato relazionale più grave dell’Occidente. Il concetto di bene relazionale ha trovato spazio nella sociologia moderna per la valutazione scientifica della felicità. Gli Stati Uniti hanno il più basso indice di felicità tra gli stati moderni. La situazione è legata proprio al declino inesorabile della socialità e alla desertificazione delle relazioni sociali determinate da un consumismo sfrenato, dalla struttura a bassa densità delle metropoli che non favoriscono la relazionalità, ma l’uso dell’automobile, e dall’organizzazione della società basata sul fanatismo competitivo. La prevalenza dei valori economici e l’economia che cresce a scapito della relazionalità e dei valori intrinseci, crea un mix micidiale che ha generato una vera e propria epidemia di solitudine, diffidenza reciproca, bulimia, depressione, suicidi e violenza privata che ha abbassato le aspettative di vita e la felicità complessiva della popolazione.