La magistratura ha deciso di iniziare una accurata inchiesta su Apple. Secondo il tribunale di Nanterre la prestigiosa azienda avrebbe attuato tecniche di riduzione delle prestazioni dei suoi prodotti. Il motivo è facilmente intuibile. Lo scopo sarebbe stato quello di accelerare la sostituzione di un prodotto, per acquistarne la versione successiva. Quindi il reato sarebbe quello di obsolescenza pianificata.
Bisogna ricordare che la grande azienda è già stata accusata di aver ridotto appositamente le prestazioni dei suoi prodotti. L’Apple, in quell’occasione, aveva ammesso di rallentare temporaneamente i vecchi modelli degli smartphone. La scelta era collegata al deterioramento delle batterie. In una lettera ai suoi clienti aveva però respinto le accuse di obsolescenza pianificata.
La decisione della giustizia francese di procedere fa seguito alla denuncia dell‘associazione Alt all’obsolescenza programmata fatta il 27 dicembre. Bisogna ricordare che questa iniziativa della magistratura è resa possibile da una legge del 2016. Essa prende il nome da Benoit Hamon, ex ministro socialista. In caso di condanna si rischiano 2 anni di carcere e una multa salatissima. L’obsolescenza pianificata è una strategia spesso usata dalle aziende, ma sempre criticata e stigmatizzata dalle associazioni dei consumatori. Viene infatti ritenuta poco etica e dannosa per i clienti.
Apple: altri problemi
La prestigiosa azienda, guidata da Tim Cook, è stata altre volte soggetta a grandi polemiche. In questo momento sta affrontando altri problemi, oltre alle accuse di obsolescenza pianificata. Infatti in una lettera inviata all’azienda, due azionisti hanno fatto presente la necessità di intervento per ridurre la dipendenza dagli iphone dei bambini. Secondo loro l’Apple dovrebbe costruire dei software raffinati, che aiutino i genitori ad evitare che i figli abusino degli iphone. Inoltre ritengono che una grande azienda non può deresponsabilizzarsi su questi argomenti. Infatti negli ultimi anni spesso si è rilevato il grande impatto negativo, che ha l’uso sfrenato dei cellulari, sulla salute delle persone, soprattutto i più giovani. Un paio di giorni fa, l’azienda in una nota ha risposto a questa lettera, assicurando che è attenta e attiva su questo punto già da tanti anni e che continuerà a lavorarci ancora più alacremente in futuro.