È arrivato un bel segnale dal Parlamento Europeo per la tutela dell’ambiente: è stata approvata, infatti, la normativa che, a partire dal 2021, impone il divieto di consumo di plastica monouso in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Il prossimo passo sarà il voto definitivo che si terrà dopo gli incontri tra Europarlamento, Consiglio e Commissione (che dovrebbero partire il 6 novembre) per chiarire ulteriormente i vari punti del documento e arrivare, così, alla stesura definitiva.
Il nuovo regolamento prevede che dal 2021 non vengano più immessi in commercio all’interno dell’UE diversi prodotti in plastica monouso (responsabile del 70% dei rifiuti marini), quali posate, piatti, bastoncini per palloncini, cannucce e miscelatori per bevande. Inoltre, durante il dibattito, alcuni eurodeputati sono riusciti a far inserire nell’elenco stilato dalla Commissione anche gli articoli di plastica ossi-degradabili (tipo buste e imballaggi), i sacchetti in plastica leggera e anche i contenitori rilasciati dai fast-food in polistirolo espanso.
Il giro di vite sancito dal Parlamento Europeo si è andato ad abbattere anche sui mozziconi di sigarette contenenti plastica, stabilendo che la loro quantità nei rifiuti va sensibilmente ridotta del 50% entro il 2025 e dell’80% entro entro il 2030. Inoltre le varie aziende produttrici di tabacco dovranno impegnarsi a gestire le spese di raccolta e trattamento, nelle quali verranno inseriti anche i costi del trasporto. Anche le aziende che si occupano di materiale per la pesca in plastica saranno chiamate a svolgere un’attività di riciclo dei materiali al 15% entro il 2025. Mentre, per quanto concerne i Paesi membri, dovranno sostenere il 50% delle attività di raccolta annuali di attrezzi da pesca abbandonati o smarriti.
Se la plastica monouso dovrà sparire letteralmente dalla circolazione nel 2021, invece per i prodotti in plastica che non presentano alternative come i contenitori “usa&getta” per hamburger e panini, o quelli per frutta, verdura, dessert e gelati dei supermercati, bisognerà adoperarsi per ridurne il consumo del 25% entro il 2025. Invece le bottiglie per bibite e bevande dovranno essere interessate da una raccolta rifiuti specifica che confluisca in un’attività di riciclo al 90%.
Insomma, qualora dalla prossima votazione la nuova regolamentazione del Parlamento Europeo sul divieto di plastica monouso dovesse essere confermata e ratificata, si tratterebbe davvero di una bella “rivoluzione verde” per il nostro pianeta e soprattutto per il benessere dei nostri mari.
Patrizia Gallina