In queste ultime ore il Ministero della Salute ha emanato l’ennesimo provvedimento di richiamo dal mercato per dei prodotti destinati ad utilizzo alimentare. Si tratta di alcuni lotti di piatti di plastica monouso che, stando ai risultati di alcune analisi effettuate da Arpa Puglia, risulterebbero potenzialmente tossici perché rilascerebbero una quantità troppo alta di contaminanti a contatto con il cibo.
Nello specifico, i prodotti interessati dal ritiro dagli scaffali appartengono ai marchi Elios e Sea Party, realizzati T&M Trade & Marketing Srl presso lo stabilimento barese di Via Buozzi. Come riporta “Il Messaggero”, la causa risiederebbe in sostanze contaminanti presenti in quantità eccessive nel polipropilene utilizzato per fabbricare i prodotti ad uso alimentare. L’intervento a scopo precauzionale è stato deciso dopo gli esiti di una serie di analisi effettuate dall’Arpa Puglia secondo cui, una volta entrati a contatto con il cibo, alcuni piatti rilascerebbero delle dosi troppo alte e potenzialmente tossiche di contaminanti.
Per quanto riguarda il marchio Elios, il lotto raggiunto dal richiamo riguarda i piatti fondi bianchi in polipropilene 1ELIOSFO8-20180807. Le altre confezioni per le quali il Ministero della Salute ha ordinato il ritiro dal commercio sono quelle recanti i seguenti codici: Sea Party – 1SEAPARTYFO10, 1SEAPARTYPI12, 700SEAPARTYFO, 700SEAPARTYPI, 500SEAPARTYFO28, 500SEAPARTYPI30. Invece, in merito al brand Elios, i prodotti a rischio sono: 1ELIOSFO8, 1ELIOSPI10, 700ELIOSFO12, 700ELIOSPI14, 500ELIOSFO18, 500ELIOSPI20.
Ai consumatori è stato consigliato di controllare se si posseggono in casa confezioni di piatti di plastica monouso recanti uno dei suddetti codici. Qualora si dovesse constatare di averli acquistati, è preferibile innanzitutto non utilizzarli, e soprattutto riportarli presso il punto vendita nel quale sono stati comprati per riconsegnargli ed ottenere immediato rimborso della spesa effettuata. Naturalmente nelle prossime ore potrebbero arrivare ulteriori chiarimenti da parte del Ministero della Salute o delle aziende stesse, soprattutto su eventuali, ulteriori controlli sui prodotti segnalati nella nota ufficiale ministeriale.
Patrizia Gallina