RepUp

RepUp, la startup della reputazione online in overfunding in pochi giorni

RepUp, startup innovativa creata per gestire online la reputazione dei ristoranti, ha stretto da poco una partnership con l’Associazione Professionale Cuochi Italiani (APCI) con lo scopo di sensibilizzare il mondo della ristorazione sull’importanza di una corretta gestione della propria presenza online. Salvatore Viola, co-founder e Ceo di RepUP, ha fatto sapere che la collaborazione con APCI per RepUp è un’importante opportunità, e che a loro permetterà di continuare il processo di sensibilizzazione, iniziato con RepUp, sul mondo della ristorazione per gestire al meglio le recensioni e la propria presenza sui mezzi digitali.

Le recensioni online oggi giocano un ruolo fondamentale, proprio per questo i ristoratori devono curare al meglio la loro immagine sulle piattaforme di recensione. Il co-founder e Presidente di RepUp, Andrea Orchesi, ha tenuto poi a far sapere che APCI ha creduto nel loro progetto sin dall’inizio. Ha poi spiegato: “Noi gestiamo le risposte alle recensioni che i nostri clienti ricevono su TripAdvisor, Google e TheFork, ma contemporaneamente, grazie alla nostra tecnologia, siamo in grado di analizzare ogni locale che abbia una presenza su internet, studiandone le performance sulle varie piattaforme e facendo un incrocio intelligente dei risultati per ottenere un valore unico.”

Bisogna applicare regole precise per gestire la reputazione online, in modo tale da rispondere ai commenti dei clienti con strategia e professionalità. Ciò per evitare di perdere potenziali clienti. Al giorno d’oggi tali commenti influenzano moltissimo le persone che li leggono. In base a ciò che leggono decidono infatti il locale dove andare a mangiare. È importantissimo rispondere anche alle critiche, la mancata risposta potrebbe essere interpretata come un’ammissione di colpa oppure poca attenzione nei confronti del cliente. RepUp risponde alle recensioni negative entro 24 ore.Andrea Orchesi e Salvatore Viola

In merito ai tempi di risposta, Andrea Orchesi ha detto: “Se rispondere a una critica è vitale, farlo velocemente è un aspetto fondamentale Eppure, dal nostro studio emerge che meno del 3% dei locali risponde a un commento negativo entro 48 ore. Meno del 7% degli esercenti risponde nell’arco di una settimana mentre più del 90% lo fa addirittura dopo un mese o non risponde proprio. Siamo consci che i titolari dei ristoranti non hanno il tempo di occuparsi di questi aspetti. Uno dei nostri scopi è quello di portare alla loro attenzione l’importanza di gestire bene la reputazione online.”

RepUp è stata idealizzata per gestire la reputazione online al posto dei ristoratori. In merito a ciò Sonia Re, Direttore Generale di APCI, ha detto :“Un servizio come quello offerto da RepUP rappresenta uno strumento preziosissimo per chi gestisce un ristorante. Sappiamo benissimo quanto sia faticoso portare avanti un’attività. Trovare anche il tempo necessario per rispondere ai commenti dei propri clienti e aggiornarsi sul modo più corretto per farlo, spesso, diventa davvero impossibile.”Gestire recensioni online

La gestione delle recensioni online è fondamentale, ma ci sono altri problemi che devono essere risolti, come quello di un profilo compilato male. Ad esempio, se il giorno di chiusura è diverso da quello indicato, se non viene indicato che è possibile pagare con carta di credito e altri fattori possono far decidere al cliente di cambiare locale dove andare a mangiare. RepUp oltre a rispondere alle recensioni, sia positive che negative, applica tecniche SEO per migliorarne la visibilità sul web. Gestisce anche i profili dei ristoranti sui social, compreso l’aggiornamento delle foto e molto altro ancora.

RepUp ha quindi l’obiettivo di aiutare i ristoratori a guadagnare di più. Il servizio può essere acquistato dai titolari di pizzerie, bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. Questi hanno la possibilità di scegliere tra tre diversi pacchetti: Base da 29,90 € al mese, Full da 49,90 € al mese e Deluxe da 99,90 € al mese. 

RepUp ha iniziato alla grande il 2020 raggiungendo l’obiettivo minimo d’investimento fissato a 50mila euro sulla piattaforma “CrowdFundMe“. «Nonostante le festività, da quando è partita la campagna, in pochissimi giorni abbiamo superato l’obiettivo minimo e siamo già in overfunding. La raccolta però non si ferma. Vogliamo diventare leader nella gestione delle recensioni e non solo a livello italiano. La nostra vocazione è la gestione della reputazione tramite strumenti di IA che permetteranno ai nostri operatori di essere sempre più efficienti». Ha spiegato Salvatore Viola.