Le somministrazioni del vaccino AstraZeneca sono state sospese da alcuni Paesi Europei dopo che si sono verificati alcuni casi di trombosi. Le sette persone decedute avevano ricevuto una dose del vaccino ed è per questo che in via precauzionale è stato sospeso. Stando alle autopsie effettuate sulle vittime non c’è alcuna correlazione tra la loro morte e il vaccino prodotto dall’azienda svedese.
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Nessuna delle morti è risultata legata alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, si attende solamente l’esito dell’esame autoptico sul cadavere del sottufficiale Stefano Paternò, questo non sarà però disponibile prima di venti giorni. L’uomo è morto nei giorni scorsi in Sicilia, solo poche ore prima aveva fatto il vaccino. Inizialmente è stata l’agenzia del governo tedesco che si occupa della sicurezza dei medicinali, la Paul-Ehrlich-Institut (PEI), a sospendere nella giornata di venerdì scorso somministrazione del vaccino AstraZeneca. Decisione adotta poi anche dall’Ema.
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Il ministero tedesco ha fatto sapere che è stato effettuato prima della sospensione un elevato numero di vaccinazioni, 1,6 milioni. Riferendosi alle sette persone decedute a causa di questa particolare trombosi ha detto che rappresentato un numero superiore alla media. Ha poi aggiunto che è stata evidenziata dal PEI una possibile connessione tra casi di trombosi venosa cerebrale e la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Si tratta a detta sua di una condizione davvero grave ed è per questo la vaccinazione non potrà continuare fino a quando non verranno effettuati altri test.