Omicidio Avellino Elena e Giovanni

Delitto Avellino, chat da brividi: “Nessuno rimane, nemmeno mia sorella”

Sono agghiaccianti le chat che Elena Gioia e il fidanzato Giovanni Limata si sono scambiati poco prima dell’omicidio di Avellino. I due avevano architettato nei minimi dettagli un piano per sterminare l’intera famiglia della ragazza. Il ragazzo si preoccupava che il cane di famiglia potesse abbaiare e far andare le cose storte, la fidanzata lo ha però tranquillizzato dicendo che ci avrebbe pensato lei.

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Nei messaggi Giovanni Limata chiede ad Elena: “Ma anche Emilia, sei sicura?” Questa la risposta della ragazza: “Amo’ no, mia sorella non può rimane’, capisci meglio cosa intendo per favore”. Lui continua: “Anche lei hai deciso?” Gioia non cambia idea e replica: “Sì ho deciso, non rimane nessuno“. Avevano pensato a tutto, Elena Gioia con la scusa di andare a gettare la spazzatura avrebbe lasciato la porta aperta per far entrare il fidanzato in casa. Al ragazzo nelle chat aveva detto che lei si sarebbe chiusa in camera sua con il cane mentre lui uccideva tutta la sua famiglia. Dopo averlo fatto sarebbero scappiati insieme con gli zaini che avevano già preparato. Quando Giovanni è entrato in casa ha avvertito la 18enne con un messaggio, lei ha risposto: “Sali amo’, papà sta dormendo”.

Omicidio di Avellino, emergono dettagli sempre più agghiaccianti dalle chat di Elena e Giovanni

Le cose non sono andate però come i due avevano pianificato. Mentre Limata accoltellava il padre della fidanzata, Aldo Gioia, lui si è svegliato e ha iniziato ad urlare. Grazie alle urla dell’uomo la moglie e l’altra figlia si sono svegliate e hanno chiamato i soccorsi. All’arrivo dei poliziotti il ragazzo si era già dato alla fuga. La vittima non era ancora morta, agli agenti non ha però confessato chi lo aveva aggredito. Quando Giovanni Limata è stato rintracciato ha confessato che il piano dell’omicidio è stato architettato da Elena, scaricando quindi la responsabilità sulla fidanzata.

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