Primo maggio caso Fedez

Primo maggio, ancora polemica sul caso Fedez: “Mai più in Rai finché non chiede scusa”

Il discorso sul palco del Concertone del primo maggio ha dato il via a un vero e proprio caso Fedez. La Rai non ci sta, e dopo la telefonata resa nota dal rapper, è arrivata la risposta da parte dell’emittente televisiva. Che sta ancora valutando se fare causa o meno all’artista.

Il Concertone del primo maggio e il caso Fedez: la telefonata diffusa sul web

La vicenda, riportata nell’edizione odierna de Il Messaggero, riguarda la posizione presa dalla Rai nei confronti di Fedez. Quest’ultimo, infatti, aveva denunciato la rete di voler censurare parte del suo discorso che avrebbe dovuto tenere in occasione dell’evento di sabato scorso a Roma. Dopo le sue parole, è arrivata anche la diffusione del video che mostrava lo scambio di battute al telefono proprio con la vicedirettrice di Rai 3 Ilaria Capitani. Alla stessa hanno preso parte anche i conduttori della manifestazione Lillo e Ambra, l’autore Massimo Cinque e Massimo Bonelli di iCompany. Immagini che parlano chiaro e, per questo motivo, è arrivata subito la risposta da parte dell’emittente televisiva.

La nuova linea dalla Rai contro Fedez

Il quotidiano Il Messaggero scrive: “La linea è: mai più Fedez in video, finché non si chiarisce la vicenda primo maggio (ovvero lui ammette di aver sbagliato) e non si decide se fargli causa o no“. Un attacco, quello dell’azienda, che sembra essere abbastanza diretto. Finché il rapper non decide di scusarsi, la Rai non gli darà la possibilità di ripresentarsi in uno dei programmi della sua rete. E il possibile avvio di una causa legale nei suoi confronti è sempre dietro l’angolo.

Le dichiarazioni del direttore di Rai 3

Allo stesso tempo, anche il diretto di Rai 3, Franco Di Mare, è intervenuto sulla faccenda dichiarando: “Molti mi chiedono in modo sincero parole di chiarezza sulla vicenda di Fedez e le sue affermazioni sulla presunta censura da parte della Rai. Lo avrei fatto a breve perché le dichiarazioni dell’artista sono gravi e infamanti parimenti a quanto sono infondate e il pubblico che segue Rai3 proprio perché la reputa una rete libera merita una risposta. È però, intanto, intervenuta una mia convocazione da parte del presidente Barachini della commissione di Vigilanza Rai: sarà quindi quella la sede per fare chiarezza e al momento è dunque inopportuna ogni mia dichiarazione sulla vicenda“.

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