Migliora sempre di più la situazione relativa alla curva dei contagi in Italia. Nell’ultima settimana, i nuovi casi individuati sono al di sotto dei 10mila con un’incidenza che, in alcune Regioni, si attesta al di sotto dei 50 nuovi positivi ogni 100mila abitanti. Numeri che fanno ben sperare l’intero Paese, dopo mesi di chiusure forzate.
Cala la curva dei contagi: le 3 Regioni da possibile zona bianca
Dalle prime riaperture sono già trascorse due settimane e i segnali incoraggianti degli ultimi giorni rappresentano un primo passo verso un graduale ritorno alla normalità. Come riporta il quotidiano La Repubblica, ci sono tre Regioni che, ad oggi, presentano numeri da zona bianca, ovvero Sardegna, Molise e Friuli Venezia Giulia. Per il cambio di colore, però, è ancora troppo presto dal momento che servono almeno tre monitoraggi con i medesimi dati. Per questo motivo, si auspica che per il mese di giugno gran parte dell’Italia possa abbandonare definitivamente le fasce di rischio attuali, ma tutto dipenderà anche dall’andamento della campagna di vaccinazione.
L’andamento dei contagi nelle zone gialle
Al momento, oltre alle tre Regioni sopra citate, ci sono altre nove che mostrano un’incidenza al di sotto dei 100 casi ogni 100mila abitanti. Se dovessero continuare su questa strada, la zona bianca potrebbe divenire realtà anche per quest’ultime. Si tratta in particolar modo di Abruzzo, Liguria, Lombardia, Marche, Umbria, Veneto e le due Province autonome di Trento e Bolzano. Tutte collocate in fascia gialla, il cambio di colore potrà avvenire solo tra qualche settimana, sempre se la curva dei contagi lo permetterà.
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Nuovi cambi di colore da lunedì prossimo
Intanto venerdì si svolgerà una nuova riunione all’interno del governo per decidere eventuali allentamenti delle misure in alcune Regioni. A poter tirare un sospiro di sollievo ci saranno, quasi sicuramente, Sicilia e Sardegna che dopo settimane di chiusure, potranno finalmente raggiungere la zona gialla. Entrambe, infatti, erano le uniche rimaste in fascia arancione raggiunte anche dalla Valle d’Aosta che, secondo le regole, non potrà cambiare colore per un’altra settimana.