Riaperture

Riaperture di maggio e Coronavirus: prima i ristoranti poi cinema e palestre

Sono attese per oggi, giovedì 15 aprile, le linee guida del Cts per le riaperture. L’ipotesi di riaperture progressive a partire da maggio rilancia le speranze delle Regioni. A fare da apripista saranno le Regioni che presentano i dati più virtuosi, sia sul fronte epidemiologico sia su quello vaccinale.
Torneranno anche le zone gialle, che consentiranno la riapertura di attività ed esercizi commerciali seguendo protocolli molto stringenti, in particolare per le attività al chiuso.

Riaperture: bar e ristoranti

Bar e ristoranti potrebbero riaprire già dal 26 aprile, ma l’ipotesi del 1 maggio è la più avvalorata.
Vige l’obbligo di uso di mascherine e di mantenere un distanziamento di almeno 2 metri negli spazi interni e di 1 metro nei dehor, quando sarà consentito utilizzarli.
I bar dovrebbero confermare la chiusura alle 18 e il divieto di vendita di bevande da asporto.
Per i ristoranti sarà indispensabile la prenotazione, l’utilizzo di menù elettronici o plastificati e pagamenti con carte di credito o debito.
La prima metà di maggio vedrà le riaperture di bar e ristoranti solo a pranzo, mentre dalla seconda metà del mese si passerà a quelle serali, con la proroga del coprifuoco a mezzanotte.

Sport, palestre e piscine

Le quattro partite degli Europei di calcio che si disputeranno all’Olimpico di Roma dall’11 giugno rappresenteranno uno dei test più importanti per la ripresa degli eventi.
La capienza massima è fissata a circa 8.000 spettatori e sarà obbligatorio essere vaccinati o presentare un tampone negativo svolto nelle 48 ore precedenti al match.
Obbligatorio, anche in questo caso, l’uso delle mascherine.

Le palestre e le piscine saranno le ultime a riaprire.
In entrambi i casi sarà obbligatoria la prenotazione, saranno consentite solo lezioni individuali e il mantenimento del distanziamento minimo interpersonale di almeno 2 metri. La data di apertura in questo caso è prevista per la seconda metà di maggio o inizio giugno.

Cinema e musei

La riapertura dei luoghi della cultura e dello spettacolo è correlata al ritorno in fascia gialla delle Regioni e province autonome.
Il Ministero della Cultura starebbe pensando di fissare un numero massimo di capienza per cinema, teatri e sale da concerto al 50% con un massimo di 500 spettatori nei luoghi chiusi e 1.000 all’aperto, con distanziamento minimo di 1 metro e uso obbligatorio delle mascherine Ffp2.

Per i musei le indicazioni prevedono la riapertura nel fine settimana, con obbligo di prenotazione della visita e la conferma di tutte le misure anti-contagio previste per le riaperture nelle zone gialle.
Resta l’incognita sulla necessità di dover presentare il tampone negativo per accedere a tutti gli eventi culturali, contestata dagli operatori dei settori.

Riaperture: il pressing delle Regioni

Sul tavolo di oggi ci saranno le proposte dei presidenti delle Regioni, che spingono per le riaperture progressive e per la revisione dei parametri per i colori.
Si discuterà anche del tema scuole, con la speranza di poter rivedere in aula tutti gli studenti delle superiori al 100%.
Un’ipotesi voluta dal premier Mario Draghi, dopo l’incontro con il portavoce del Cts, Silvio Brusaferro, e il coordinatore Franco Locatelli.
La riunione del governo si dovrebbe tenere dopo l’ultimo aggiornamento dei dati di contagio del Paese.