Avrebbe abusato della propria figlia e di quella della sua nuova convivente.
A una delle due vittime avrebbe anche mostrato video in cui si vedeva la madre avere rapporti sessuali.
E’ l’accusa contestata dalla Procura di Catania a un 44enne, condannato a 13 anni di reclusione dalla quarta sezione penale del Tribunale del capoluogo etneo per violenza sessuale aggravata su minorenni e corruzione di minorenne.
La condanna è arrivata dalla quarta sezione penale del Tribunale di Catania per violenza sessuale aggravata su minorenni e corruzione di minorenne.
Catania: la procura aveva chiesto una condanna a 15 anni
Il pm Michela Maresca, sostenitrice dell’accusa in aula durante il processo che si è concluso, aveva infatti chiesto per l’uomo una condanna a 15 anni di reclusione.
L’uomo, stando a quanto si apprende, sarebbe indagato anche in un secondo troncone scaturito dall’inchiesta principale.
Le indagini sono coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro e dall’aggiunto Marisa Scavo, dalla squadra contro la violenza sulle donne.
L’inchiesta sarebbe partita proprio dopo la denuncia di una delle vittime con racconti di un dettagli piuttosto raccapriccianti.
Accuse pesantissime che sono state riconosciute dai giudici che hanno accolto, in parte, la richiesta della procura, e ne hanno riconosciuto le accuse.
Violenze sui minori: numeri in aumento
In occasione dell’ultima celebrazione, ad ottobre, della Giornata Mondiale delle Bambine, Terres des Hommes, che da 60 anni si impegna per la tutela dei minori vittime di violenza e per il diritto alla salute, all’educazione e alla vita dei bambini, ha presentato un dossier che riporta i dati forniti da Interforze sulle violenze subite dai minori in Italia.
Negli ultimi dieci anni in Italia (2009-2019) è stato infatti registrato un incremento del 41% dei reati verso i minori.
Le vittime di genere femminile sono predominanti per quasi tutte le tipologie di reato, sfiorando anche l’80% per quelli attinenti alla sfera sessuale.
Una leggera diminuzione durante il lockdown
Durante il periodo di lockdown si è registrata una sensibile diminuzione di quasi tutti i reati verso i minori, ad eccezione di quelli contro conviventi e familiari.
Da marzo sono aumentate le chiamate alle helpline che sono diminuite a Maggio, delineando un trend opposto all’andamento generale della delittuosità.
“Una testimonianza di come il lockdown abbia inciso su situazioni di disagio esistenti all’interno delle mura domestiche” afferma Stefano Delfini, direttore del Servizio Analisi Criminale.
La Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, ringraziando Terre des Hommes, sottolinea la necessità di un mutamento di sguardo dal mondo adulto a quello dei bambini.
“Guardare al tema della violenza e del divario di genere partendo dallo sguardo della bambina che si affaccia alla propria esperienza femminile“, ha dichiarato.