Saman Habbas, 18 anni pakistana, è scomparsa dalla provincia di Reggio Emilia da un mese circa.
Si indaga anche per omicidio.
La giovane si era opposta a un matrimonio combinato, denunciando i genitori.
Quest’ultimi sarebbero tornati da poco tempo in Pakistan.
Gli inquirenti mantengono forte riserbo su tutta la vicenda, ma non si esclude vi siano già alcuni indagati, proprio tra i familiari.
Le indagini sono seguite dai carabinieri del comando provinciale reggiano, coordinati dalla locale Procura.
Saman Habbas: i genitori tornati in Pakistan
Saman Habbas non era con loro.
Da tempo è stata avviata la macchina delle ricerche: elicotteri e cani molecolari. Non si è mai esclusa alcuna ipotesi.
A destare allarme era stata la mancanza di una denuncia della scomparsa e il contestuale allontanamento improvviso della famiglia.
Le forze dell’ordine sono al lavoro per fare luce sull’accaduto. Le ricerche e le indagini procedono: non si esclude che per rintracciare i sospetti si debba ricorrere a rogatorie internazionali.
Collocata in una struttura protetta
Saman, dopo la denuncia, era stata collocata in una struttura protetta, poi una volta maggiorenne aveva deciso di tornare a Novellara, nella bassa reggiana.
La giovane, all’epoca ancora minorenne, si era rivolta ai servizi sociali e i genitori, 43 e 46 anni, erano stati denunciati a gennaio con l’accusa di costrizione o induzione al matrimonio (il reato è stato introdotto nel 2019 con il Codice rosso).
Un evento fissato per il 22 dicembre, con biglietti aerei acquistati il 17 dicembre.
Ma la ragazza aveva deciso di opporsi e aveva chiesto aiuto.
Da quando era tornata a casa si era già allontanata per qualche settimana in Nord Europa, per poi fare ritorno.
Ma questa volta la sua sparizione è diventata sempre più sospetta.
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