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Vaccino AstraZeneca, verso lo stop agli under 60 in Italia

Nella giornata di oggi, il ministero della Salute dovrebbe fornire una nuova raccomandazione in merito all’utilizzo del vaccino AstraZeneca. Secondo le ultime indiscrezioni, l’inoculazione sarà consigliata soprattutto agli over 60. Stop, dunque, alle fascia dei più giovani.

Vaccino AstraZeneca per gli over 60: si attende il parere del Cts

La nuova indicazione, che rappresenta l’ennesimo cambio di idea su AstraZeneca, ha causato anche la rivolta da parte delle regioni. Infatti, dopo il via libera del governo dello scorso aprile, erano stati organizzati numerosi “open day” legati alla somministrazione dei vaccini adenovirali. Oggi, invece, sembra proprio che la situazione sia nuovamente cambiata. “Tutti i vaccini sono sicuri” ha ribadito il ministro della Salute, Roberto Speranza. Ma, il nuovo verbale del Cts, così come riporta Il Corriere della Sera, non è ancora arrivato. Si attende, infatti, il loro parere per capire come agire nelle prossime settimane. In particolare, bisognerà valutare se questa tipologia di vaccini dovrà essere somministrata solo agli over 60 oppure se si potrà continuare sulla linea già adottata. Ad esempio, ci sono già diversi giovani che hanno ricevuto la prima dose con AstraZeneca. Pertanto, si dovrà decidere se autorizzare anche la seconda dose o se valutare l’utilizzo di Pfizer o Moderna.

Il no di alcune regioni dopo il via libera agli “open day”

Già a marzo, dopo i primi casi di trombosi, l‘Ema aveva ribadito piena libertà ai Paesi di decidere quali vaccini utilizzare sulle varie fasce d’età. L’Italia aveva sottolineato un uso preferenziale verso gli over 60, anche se inizialmente era stato indicato proprio per i più giovani. Oggi, però, si sta valutando se cambiare la dicitura in “fortemente raccomandato” per evitare ulteriori cambi di rotta. Alcune regioni come Veneto, Friuli Venezia-Giulia e Piemonte si erano espressi contrari all’utilizzo libero di AstraZeneca, cercando di seguire un processo di vaccinazione più sicuro. Inoltre, diversi gruppi scientifici si erano appellati nelle scorse settimane per rivedere la linea sull’utilizzo di questo vaccino, sconsigliandolo proprio nei più giovani. Ma gli ultimi casi di trombosi, come quello riguardante la 18enne di Sestri Levante, ha portato a una nuova revisione del problema.

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