Non si placa il bilancio delle vittime del tragico incendio avvenuto ieri in un reparto per pazienti Covid dell’ospedale Al-Hussein di Nassiriya in Iraq.
Al-Jazeera riporta che si contano almeno 64 morti e oltre 100 feriti.
Secondo Ammar Bashar, portavoce del Dipartimento della Salute Dhi Qar, la provincia in cui si trova Nassiriya, nel reparto erano ricoverati 63 pazienti.
Secondo l’agenzia di stampa ufficiale irachena le cause dell’incendio sono ancora sconosciute.
Moltissime persone si sono precipitate in ospedale per aiutare a salvare i pazienti all’interno appena hanno visto del fumo nero salire sopra l’ospedale.
Iraq: le prime dichiarazioni
Il Presidente iracheno, Barham Salih, ha pubblicato un tweet con scritto che l’incendio è “il prodotto della corruzione persistente e della cattiva gestione che sottovaluta la vita degli iracheni e impedisce una riforma delle istituzioni“.
Inoltre si insiste sulla “necessità di un’inchiesta, affinché i responsabili di negligenza ne rendano conto“.
Il Presidente ha anche sollecitato una “revisione dell’operato delle istituzioni”.
فاجعة مستشفى الحسين (ع) في ذي قار وقبلها مستشفى ابن الخطيب في بغداد، نتاج الفساد المستحكم وسوء الإدارة الذي يستهين بأرواح العراقيين ويمنع اصلاح أداء المؤسسات، التحقيق والمحاسبة العسيرة للمقصرين هو عزاء أبنائنا الشهداء وذويهم. لا بد من مراجعة صارمة لأداء المؤسسات وحماية المواطنين.
— Barham Salih (@BarhamSalih) July 13, 2021
Nel tweet si fa riferimento anche all’incendio scoppiato a Baghdad nel mese di aprile.
Al-Jazeera riporta 82 morti e 110 feriti.
La tragedia aveva causato numerose proteste, portando alle dimissioni il Ministro della Salute, Hasan al-Tamimi.
Dei 60 corpi carbonizzati arrivati all’obitorio, 39 sono stati identificati dalle famiglie.
Gli altri cadaveri sono difficili da identificare.
Il bilancio potrebbe crescere ancora, in quanto alcuni pazienti risultano ancora dispersi.
Un disastro devastante
Il direttore dell’ospedale e l’ufficiale sanitario provinciale sono stati sospesi dal premier Moustafa al-Kazimi, che ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale per i “martiri” di Nassiriya.
Il primo ministro Al-Kazimi ha aggiunto che “le vittime sono morte per le ustioni e la ricerca continua“. Centinaia di persone si sono radunate sul posto per aiutare vigili del fuoco e soccorritori.
“Il disastro all’ospedale Al-Hussein è la prova evidente della mancata protezione le vite degli iracheni ed è tempo di porre fine a questo catastrofico fallimento“, ha twittato il Presidente del Parlamento iracheno, Mohammed al-Halboussi, convocando i deputati nelle prossime ore.