I dati peggiorano giorno dopo giorno e il passaggio in zona gialla della Sicilia è quasi certo. La regione, infatti, ha già superato le nuove soglie previste per il cambio di colore ed è questione di giorni prima che venga firmata la nuova ordinanza. Una situazione che, con il passare delle ore, è divenuta incontrollabile.
Zona gialla in Sicilia: gli ultimi dati
Gli ultimi dati resi noti dal ministero della Salute mostrano un leggero miglioramento in tutta Italia, ad eccezione dell’isola dove l’occupazione dei posti in terapia intensiva è dell’11%. Peggiora anche quella relativa ai reparti ordinari, con una percentuale che è ormai arrivata al 19%. Numeri che preoccupano sempre di più e, per questo motivo, il cambio di fascia appare inevitabile. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, aveva provato a tamponare la situazione: lo scorso venerdì, infatti, 55 comuni erano stati declassati in fascia gialla. Le nuove misure, però, non sono servite e a pesare è il numero di non vaccinati ricoverati negli ospedali siciliani. Solo nella giornata di ieri, i nuovi contagi sono stati tre volte superiore rispetto alla Toscana, seconda regione per numero di positivi rilevati.
La situazione nelle altre regioni
Nel resto dell’Italia, però, la situazione resta critica e in Sardegna le percentuali sono ormai al limite. Mentre i ricoveri in terapia intensiva sono oltre il 10%, quello nei reparti ordinari è fermo al 14%. Numeri che, ancora una volta, fanno ben sperare in vista della nuova ordinanza. Anche in Umbria e in Calabria aumentano le percentuali, ma il passaggio in zona gialla è ancora lontano.
Il cambio di fascia, previsto dunque solo per la Sicilia, non dovrebbe cambiare di molto le regole attualmente in vigore nella zona bianca. Infatti, non sarà fissato alcun coprifuoco – abolito lo scorso giugno – e l’unico obbligo riguarderà l’uso delle mascherine nei luoghi all’aperto. Infine, i ristoratori si troveranno a dover rispettare nuovi limiti. No alle tavolate all’esterno e un massimo di 4 persone per tavolo al chiuso.
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