Già necessario per usufruire di alcuni servizi, il governo sta pensando di estendere l’obbligo del green pass anche ai lavoratori del settore privato e pubblico. Al momento, solo per coloro che operano nel mondo della sanità e della scuola è necessario avere la famosa certificazione verde. Ma novità importanti sono previste nelle prossime settimane.
Obbligo green pass, le possibili novità dal governo
Infatti, il governo spinge per provare a elaborare una bozza entro la metà di settembre così da rendere pubblica la nuova norma per la metà di ottobre. Fondamentale, però, sarà trovare un accordo con i sindacati prima di procedere con quanto pensato. Ad oggi, il green pass è richiesto ai cittadini per entrare al cinema, nei teatri, nelle palestre e all’interno degli impianti sportivi. Stessa cosa anche per quanto riguarda bar e ristoranti, ma solo per coloro che vogliono consumare nei tavoli al chiuso. Inoltre, a partire dall’1 settembre, il certificato verde è valido anche per viaggiare su aerei, treni ad alta velocità, navi e autobus a lunga percorrenza. E ben presto questo potrebbe diventare uno strumento necessario per svolgere sempre un maggior numero di attività.
La richiesta di alcuni settori
In particolare, ci sono diversi settori a rischio assembramento e, anche se il distanziamento e l’uso della mascherina restano misure obbligatorie, si sta pensando di chiedere ai dipendenti di entrare in possesso del green pass. Questo perché, come riporta Il Corriere della Sera, si vuole evitare un trattamento di disparità tra lavoratori e clienti. Nei ristoranti, infatti, questo viene richiesto a chiunque voglia consumare, ma non agli addetti alla sala oppure alla cucina.
Sull’obbligo si discute, però, non solo nel settore privato, ma anche in quello pubblico. Il ministro della Salute Roberto Speranza si è già detto favorevole all’uso della certificazione verde per i dipendenti, così come la possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale per tutti.