Chafik Elketani

Chafik Elketani, falciò e uccise 8 ciclisti. Oggi un altro incidente mortale

Chafik Elketani, il 5 dicembre 2010, alla guida di una Mercedes 220, senza patente e sotto effetti di stupefacenti, falciò con la sua macchina una gruppo di ciclisti.
Nell’impatto due rimasero feriti e otto morirono in località Marinella a Sant’Eufemia.
Lui stesso rimase ferito e venne ricoverato nell’ospedale di Catanzaro.
Per la strage Elketani ha scontato cinque anni di carcere, in quanto all’epoca non era ancora in vigore il reato di omicidio stradale.
Lo scorso lunedì un nuovo incidente.
L’uomo, alla guida di una Toyota Corolla, si è schiantato contro il guard rail, provocando la morte di un amico seduto al posto del passeggero.
Il marocchino combatte ora tra vita e la morte in ospedale.
Dai primi accertamenti pare che la causa sia stata l’alta velocità.

incidente

Chafik Elketani: la strage nel 2010

Era il 5 dicembre 2010 quando Chafik Elketani, 21 anni, residente a Gizzeria in provincia di Catanzaro, si macchiò di una terribile strage.
In base agli esami eseguiti dopo l’incidente, l’uomo era sotto effetto di droghe.
Inoltre, guidava senza patente, ritirata sette mesi prima a causa di un sorpasso azzardato.
Elketani ha tentato un sorpasso perdendo il controllo dell’auto e finendo fuori strada, mentre dal lato opposto arrivava il gruppo di ciclisti.
L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio colposo plurimo.

Le vittime dell’impatto

I ciclisti colpiti da Chafik Elketani facevano parte di un gruppo amatoriale del quartiere Sambiase di Lamezia Terme.
Gli altri componenenti del gruppo, tutti di Lamezia Terme, erano ciclisti amatoriali.
Questi i nomi delle vittime resi noti: Rosario Perri (55 anni); Francesco Stranges (51); Vinicio Pottin (47); Giovanni Cannizzaro (58); Pasquale De Luca (35) e Domenico Palazzo.
Il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco si unisce al dolore dei familiari dei ciclisti amatori vittime della strage esprimendo il più sentito e profondo cordoglio. La Federciclismo è vicina ai ciclisti che hanno riportavo gravi conseguenze a causa del violento impatto“.
Queste le dichiarazioni rese note all’epoca in un comunicato stampa.