Oggi, 23 dicembre, il governo si appresta a varare una nuova stretta per contrastare la diffusione della variante Omicron.
La decisione partirà dalla cabina di regia e poi varata dal Consiglio dei Ministri, l’ultimo prima di Natale, pronto a pronunciarsi su più dossier.
Alla riunione parteciperanno i capi delegazione di maggioranza, il capo del Cts Franco Locatelli e il presidente dell’Iss Franco Brusaferro.
Durante verranno resi noti i primi dati del flash survey svolto dall’Iss, secondo i quali la diffusione di Omicron in Italia è del 28,2%.
Alle 15 Mario Draghi riunirà la cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A seguire è prevista la riunione del Consiglio dei Ministri sulle misure in merito al Coronavirus.
Omicron: nuova stretta
Si apre una nuova fase della pandemia dove verrà presa ogni precauzione possibile per contrastare la diffusione del virus.
Con 36mila casi nelle ultime 24 ore è in corso un nuove record per la quarta ondata causata dalla variante Omicron.
Mario Draghi ha annunciato una nuova stretta decisa nelle prossime ore.
Proposta che non consentirebbe ai non vaccinati di lavorare.
Il Premier non ha indicato le misure nel dettaglio ma ha spiegato quali saranno le direttrici per l’azione del governo, chiarendo alcuni punti fermi alla base delle scelte.
Il Presidente del Consiglio ha premesso che a guidare le misure che il governo adotterà sarà la scienza, i numeri, i dati, “non la politica“.
Le parole di Mario Draghi
“Faremo tutto il necessario per difendere quel poco di normalità che abbiamo raggiunto, nessun lockdown, neanche per i no vax, scuola sempre in presenza e una vita sociale “soddisfacente”.
I vaccini restano la miglior difesa e sono stati essenziali per rilanciare l’economia, che crescerà oltre il 6%”, ha dichiarato Mario Draghi.
“L’obbligo vaccinale resta sempre sullo sfondo, non è stato mai escluso“, ha detto, ricordando che “valuteremo se estenderlo ad altre, non so se sarà discusso domani nella cabina della regia, ma specie se i dati continueranno a peggiorare, sarà in discussione in tempi brevissimi”.
“Se serve potenzieremo lo screening nelle scuole, serve il testing e la vaccinazione di tutti e oggi anche dei bambini. Tutto è necessario per difendere quel poco di normalità che avevamo raggiunto”, ha aggiunto Draghi.
Il Premier ha sottolineato dei numeri in merito alle somministrazioni.
“Somministrate 15,6 milioni di terze dosi e raggiunto 3/4 della popolazione. Invito tutti a continuare a vaccinarsi e fare la terza dose, questa è la priorità“.