In Cina le autorità hanno imposto il lockdown nelle città di Shenzhen e Ghangchun a causa dell’innalzamento dei contagi dovuti al Coronavirus.
Dopo due anni dall’inizio della pandemia, la Cina sta vivendo la peggiore ondata.
Nonostante la politica diffusa di “zero casi”, il bollettino di oggi riporta oltre 3.100 nuovi contagi in oltre 19 regioni.
Gran parte dei nuovi contagi, tra cui 1.315 asintomatici, come riportano i dati ufficiali, sono dovuti alla variante Omicron.
Coronavirus in Cina: gli aggiornamenti
Visto l’aumento registrato, Pechino ha deciso di effettuare un test di massa sulla popolazione, ha imposto il lockdown, coprifuoco, restrizioni ai trasporti, chiusure di scuole e università.
Già costruiti ospedali temporanei con centinaia di letti in diverse città nei quali collocare le persone che hanno contratto il virus.
I 26 milioni di abitanti di Shanghai e i 9 milioni di Qingdao possono lasciare la città solo per motivi urgenti e, nel caso, dovranno comunque esibire un test negativo fatto entro le 48 ore precedenti allo spostamento.
A Changchun, città di 9 milioni di abitanti, è in vigore da venerdì il lockdown, con una sola persona per famiglia autorizzata a fare la spesa ogni due giorni.
A Shenzhen, città che conta 17 milioni, sospesi i trasporti pubblici, ai residenti viene chiesto di lavorare da casa e uscire solo per motivi di necessità.
I contagi per zona
121 infezioni sono emerse nello Shandong, 98 nello Jilin, 36 nello Jiangsu, 26 nel Gansu, 18 ciascuno a Tianjin e nello Shaanxi, 16 ciascuno nell’Hebei nello Zhejiang, 11 ciascuno a Shanghai e nel Guangdong.
Il resto dei casi riportati in altre 7 suddivisioni a livello provinciale.
Rilevati inoltre 158 nuovi contagi importati.
A Shanghai sono emersi 3 nuovi casi sospetti, tutti provenienti dall’esterno della Cina continentale.
Test rapidi
La Cina ha deciso di introdurre una serie di test antigenici rapidi per la prima volta dallo scoppio della pandemia del Coronavirus.
Lo riporta la Commissione Sanitaria Nazionale.
Queste precauzioni per contrastare la variante di Omicron in rapida diffusione a dispetto della politica della ‘tolleranza zero’.
Ampiamente usati nel resto del mondo, in Cina, invece, i test rapidi sono a diffusione limitata.