Shanghai lockdown

Shanghai in lockdown: i bambini positivi vengono separati dai genitori

Nonostante i 26 milioni di abitanti in pieno lockdown da giorni, la città cinese di Shanghai vede crescere il numero di contagi da Covid19.
I funzionari della municipalità hanno imposto il lockdown in due fasi, partendo dalla parte orientale della città per poi proseguire con la parte occidentale.
L’obiettivo è portare avanti la macchina dei test di massa per tutti i residenti dell’hub economico cinese. Il governo di Pechino, molto preoccupato, ha inviato Sun Chulan, vicepremier cinese, per spingere a un’adesione incrollabile alla politica “Zero Covid”, adottata dal Paese per arginare la diffusione del virus nel più breve tempo possibile.

Shanghai: i bambini positivi allontanati dai genitori

La politica “Zero Covid” sta alimentando il malcontento nei cittadini di Shanghai.
Sui social media molti si lamentano della carenza di beni di prima necessità e delle misure considerate troppe restrittive.
Sempre sui social cinesi sono ormai virali le foto e i video dei bambini positivi che vengono separati dai loro genitori. Alcune immagini circolate sul web testimoniano come diversi neonati dormano tutti insieme in una culla, nei corridoi dello Shanghai Public Health Clinical Center.

Wu Qianyu, funzionario locale, visto il malcontento dei cittadini, ha dato spiegazioni sulla misura che viene definita dai genitori “disumana”.
Durante la conferenza stampa di oggi, 4 aprile 2022, ha dichiarato che “i bambini possono rimanere nell’ospedale insieme ai genitori solo se questi ultimi risultano positivi“.
Le misure, ha aggiunto, sono ancora in fase di perfezionamento.
Il provvedimento adottato dal Governo ha spinto diversi diplomatici, provenienti da più di 30 paesi a scrivere al ministero degli Esteri cinese.
Le richieste, si legge, è quella di sospendere un simile provvedimento.

Gli ultimi dati

Circa 10mila operatori sanitari, giunti dalla Cina continentale, sono diretti a Shanghai, dove aumentano sempre più le infezioni.
Il motivo di questo invio è fornire aiuto nella lotta contro il Covid19” fanno sapere le autorità sanitarie locali ieri.
“Tutti i 30 membri della nostra squadra si sono offerti volontari per il lavoro e molti di loro hanno già preso parte alla lotta contro l’epidemia nell’Hubei”, ha spiegato Hao Shu’an, capo dell’equipe medica del distretto di Jinnan di Tianjin.
In un ospedale di Chongming, con oltre 2.700 posti letto, più di 650 medici provenienti dalla provincia dell’Anhui stanno lavorando con un team medico locale.