Epatite

Epatite, è allerta: boom di bambini contagiati in Gran Bretagna

Una strana forma di epatite, nelle ultime settimane, sta colpendo tanti bambini e ha fatto suonare un campanello di allarme.
Come riferito dal Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (Ecdc) sarebbero già più di 70 i piccoli pazienti affetti dalla malattia.
La maggior parte dei casi si trovano in Gran Bretagna e altri in Spagna.
Alcuni bambini, vista la gravità della patologia, hanno già subìto un trapianto di fegato.
Quello che si sa, al momento, è ancora molto limitato. Si tratterebbe di un epatite acuta di origine sconosciuta rispetto a quelle virali già note e classificate, A-B-C-E.
Nei piccoli pazienti i medici hanno riscontrato la positività al Covid19: si fa strada quindi l’ipotesi che può esistere un’ipotetica correlazione.

Epatite: i casi in Gran Bretagna

La sindrome clinica nei casi identificati – scrive l’Ecdc – è di epatite acuta grave con transaminasi marcatamente elevate, che spesso si presenta con ittero, a volte preceduto da sintomi gastrointestinali (tra cui il vomito) in bambini e ragazzi fino ai 16 anni”.
Tutto è ancora da definire, da studiare e da approfondire attentamente.
In Inghilterra ci sono circa 60 casi sotto inchiesta, la maggior parte dei quali in bambini di età compresa tra 2 e 5 anni.
Alcuni casi sono peggiorati fino all’insufficienza epatica acuta e, per questo, hanno richiesto il trasferimento in unità pediatriche specializzate.
Per alcuni bambini è risultato necessario il trapianto di fegato. In Scozia sarebbero una decina i casi che hanno richiesto il ricovero in ospedale, tutti riguardanti bambini di età compresa tra 1 e 5 anni. Non risultano casi segnalati in Galles e nell’Irlanda del Nord.

Le dichiarazioni degli esperti

Al momento la causa dell’epatite è sconosciuta – prosegue l’Ecdc nella nota dichiarativa – in quanto i virus comuni che possono causare l’epatite (A, B, C, D, E) non sono stati rilevati. Alcuni dei bambini ricoverati in ospedale in Inghilterra sono risultati positivi al Sars-Cov2, e altri per adenovirus. Ma al momento non esiste una chiara connessione tra i casi segnalati”.
L’Ecdc invita i medici di tutta Europa “a segnalare casi di epatite acuta in bambini e ragazzi fino all’età di 16 anni con transaminasi sierica superiore a 500 UI/L, nei casi in cui l’epatite da A a E sia stata esclusa, agli istituti nazionali di sanità pubblica”.
Al momento non risultano casi segnalati in Italia ma dopo questo appello l’allerta resta massima.