Epatite

Epatite nei bambini: come si manifesta e quali sono i sintomi

Segnalati il 22 aprile, tramite una circolare del Ministero della Salute, undici casi sospetti in Italia di epatite acuta pediatrica, di natura ancora sconosciuta.
Due di questi confermati, uno giudicato “possibile” con un trapianto di fegato.
Al momento non risulta alcun legame con il vaccino per il Coronavirus.
Giovanni Rezza, Direttore della prevenzione sanitaria, ha invitato le autorità sanitarie regionali a continuare a segnalare ogni tipo di caso sospetto.
Medical Facts, il portale lanciato dal virologo Roberto Burioni, oggi sotto la direzione scientifica di Renata Gili, evidenzia che “non si conosce l’origine e questo costituisce senz’altro un problema perché ci si trova di fronte a un’entità sconosciuta“.

Epatite acuta pediatrica: cosa sappiamo

Giuseppe Indolfi, consulente dell’Oms e coordinatore del gruppo fegato della Società europea di gastroenterologia ed epatologia spiega che “l’origine di questa forma di epatite ha tutte le caratteristiche di quelle virali“.
I bambini, in larga parte sotto i 6 anni – continua Indolfi – cominciano con vomito e diarrea e poi vanno incontro a un particolare stato di stanchezza.
Fanno gli esami del sangue e riscontrano l’aumento delle transaminasi. Questo è tipico di un’infezione virale.
Finché non siamo certi che tutti questi casi siano determinati da uno specifico virus possiamo solo ipotizzarlo“. Nei bambini i sintomi sono molto riconoscibili: l’epatite acuta si manifesta con disturbi gastrointestinali, ma soprattutto il bambino assume un colore giallo. Nei casi diagnosticati ci sono state guarigioni spontanee, nelle quali gli epatociti (le cellule caratteristiche del fegato) si sono rigenerati. In altri casi invece il fegato non è riuscito a recuperare il danno e si è reso necessario un trapianto.

Le dichiarazioni del Medical Facts

Sul Medical Facts si legge che “per ognuno di noi non c’è nulla da fare se non mantenere la calma, non preoccuparsi e utilizzare le misure preventive che già conosciamo e che riducono il rischio di trasmissione di molte infezioni virali, come un’accurata igiene delle mani e respiratoria“.

Quanto ai casi di questi giorni, “i virus dell’epatite sono stati esclusi in tutti i casi. Si stanno studiando, invece, altre cause virali o fattori ambientali ma si tratta di ipotesi. Le autorità sanitarie stanno investigando per non lasciarne nessuna inesplorata, ma dobbiamo avere pazienza e aspettare“.

I casi in Gran Bretagna

La sindrome clinica nei casi identificati – scrive l’Ecdc – è di epatite acuta grave con transaminasi marcatamente elevate, che spesso si presenta con ittero, a volte preceduto da sintomi gastrointestinali (tra cui il vomito) in bambini e ragazzi fino ai 16 anni”.
Tutto è ancora da definire, da studiare e da approfondire attentamente.
In Inghilterra ci sono circa 60 casi sotto inchiesta, la maggior parte dei quali in bambini di età compresa tra 2 e 5 anni.
Alcuni casi sono peggiorati fino all’insufficienza epatica acuta e, per questo, hanno richiesto il trasferimento in unità pediatriche specializzate.
Per alcuni bambini è risultato necessario il trapianto di fegato. In Scozia sarebbero una decina i casi che hanno richiesto il ricovero in ospedale, tutti riguardanti bambini di età compresa tra 1 e 5 anni. Non risultano casi segnalati in Galles e nell’Irlanda del Nord.