La terribile vicenda si è svolta nei giorni scorsi a Caserta, dove una donna di 40 anni di origine marocchina è stata trovata con un feto morto dentro un sacchetto di plastica. Era in stato confusionale quando è stata beccata per strada a Casal di Principe. Le indagini hanno fatto luce su una vicenda orribile.
La donna, irregolare sul territorio italiano, da pochi mesi lavorava come badante. Era incinta di 20 settimane ma non voleva più portare avanti la gravidanza. Per abortire ha assunto volontariamente molte pillole, un antinfiammatorio che ha tra gli effetti collaterali anche quelli abortivi. Probabilmente non pensava che sarebbe stata scoperta ed è per questo che non si era preoccupata di cancellare le ‘prove’ del suo terribile gesto.
All’interno della sua abitazione diverse le tracce che l’hanno incastrata. Anche su WhatsApp sono stati trovati messaggi in cui diceva in modo esplicito di voler assumere i farmaci con la chiara intenzione di interrompere la gravidanza. Le forze dell’ordine indagano per chiarire con esattezza come si sia svolta la vicenda avvenuta a Caserta e per risalire all’identità del padre del bambino ucciso. La 40enne è stata arrestata con la gravissima accusa di infanticidio ed è stata portata nel carcere di Pozzuoli in attesa di convalida.
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