La mancata vaccinazione di Novak Djokovic continua a far discutere. Mentre il mondo si interroga sulle presunte motivazioni di salute che non permetterebbero all’atleta di vaccinarsi, il tennista è già in viaggio verso Melbourne, dove si disputeranno gli Australia Open. Non è detto, però, che Djokovic troverà la strada spaianata al suo arrivo. Il primo grande ostacolo potrebbe essere proprio il governo australiano, che non ha intenzione di accogliere alcun viaggiatore non vaccinato. Il ministro degli Interni – Karen Andrews – ha fatto già intendere che il tennista serbo potrebbe non riuscire a varcare le frontiere dello stato di Victoria: “Qualsiasi individuo che cerca di entrare in Australia deve rispettare i nostri severi requisiti di frontiera. Mentre il governo del Victoria e Tennis Australia possono consentire a un giocatore non vaccinato di giocare agli Australian Open, è il governo del Commonwealth che applicherà i requisiti al confine australiano. Dal 15 dicembre 2021 chi ha un ciclo vaccinale completo può viaggiare nel Paese senza restrizioni. I non vaccinati devono fornire una motivazione medica altrimenti vengono respinti all’aeroporto o inviati in quarantena obbligatoria di 14 giorni. Nessun atleta che disputerà gli Australian Open riceverà trattamenti speciali”.
Immediata la risposta del ceo di Tennis Australia, Craig Tiley, e del Ministro dello Sport dello stato di Victoria, Jaala Pulford, i quali affermano che Djokovic non ha ricevuto alcun trattamento speciale. Le motivazioni dell’esenzione ai sensi delle linee guida ATAGI (Australian Technical Advisory Group on Immunization) rimangono però private. Da qui è nata quindi l’esortazione di Tiley e Pulford ad una maggiore trasparenza da parte del tennista 20 volte campione Slam. Novak, infatti, non ha mai nascosto le sue posizioni no-vax e il pubblico continua perciò ad interrogarsi sulla sua mancata vaccinazione e a pretendere maggiore chiarezza.
Fonte: Eurosport