Così è deciso: dal 1° aprile 2022 ci saranno diverse novità in tema Coronavirus.
Innanzitutto si dirà addio al Green Pass per tavoli di bar e ristoranti all’aperto, per negozi, banche, poste, uffici pubblici e mezzi di trasporto.
Inoltre, dal mese di maggio, il Green Pass non sarà più necessario anche nei luoghi al chiuso, con l’unica eccezione per Rsa e ospedali.
Sempre da maggio ci sarà anche l’addio all’uso della mascherina al chiuso, che resta però obbligatoria fino al 30 aprile, scuole comprese.
Ieri, 17 marzo, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto sulle riaperture e la conseguente road map del post pandemia.
“Il Consiglio dei Ministri ha approvato provvedimenti importanti che eliminano quasi tutte le restrizioni che hanno limitato i nostri comportamenti nei mesi passati” ha detto il Premier, Mario Draghi, in conferenza stampa.
Coronavirus: cosa cambia?
Come detto nel precedente paragrafo, ci sarà la fine dell’uso del Green Pass all’aperto per ristoranti e bar.
Fino al 30 aprile, però, il certificato dovrà essere ancora esibito quando si sale a bordo di mezzi di trasporto che fanno tratte nazionali. Anche i magistrati, negli uffici giudiziari, dovranno avere la certificazione.
Il Super Green Pass sarà necessario nei mesi di aprile e maggio per accedere ad alcune attività, come gli spazi al chiuso di ristoranti e bar, salvo che quelli degli alberghi.
I turisti stranieri, però, potranno mangiare all’interno dei ristoranti con il Green Pass base: una misura per “salvare la Pasqua” per le attività turistiche. Ad aprile il Super Green Pass servirà anche per entrare in piscine, palestre, centri benessere, per attività sportive, per partecipare a convegni e congressi, per frequentare centri ricreativi. Servirà per entrare nellle sale da gioco, per le discoteche e per eventi sportivi al chiuso.
Lavoro e vaccini
Fino alla fine del 2022 rimarrà in vigore l’obbligatorietà a vaccinarsi contro il Coronavirus per i lavoratori della sanità. Il Green Pass base, fino al 30 aprile, è estero anche agli over 50: chi non l’avrà rischia una multa da 600 a 1.500 euro.
Fino al 15 giugno per gli over 50 resta l’obbligo di vaccinarsi, con sanzione di 100 euro per gli inadempienti. L’obbligo del vaccino resta anche per insegnanti e forze dell’ordine.
Per quanto riguarda lo smart working, nel settore privato e senza un accordo tra datore e lavoratore, rimane in regime semplificato fino al 30 giugno 2022.
Il decreto prevede la proroga di tre mesi per l’articolo 90, commi 3 e 4, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito dalla legge 17 luglio 2020, n. 77.
Alla data del 30 giugno viene prorogato anche lo svolgimento del lavoro agile per i lavoratori fragili.