Omicron 2

Omicron 2, contagi in risalita: “la situazione non migliorerà”

I contagi sono tornati, di nuovo, ad aumentare, a causa della variante Omicron 2.
Il Coronavirus in Europa e in Italia risale, tanto che i contagi registrati sono circa decine di migliaia al giorno.
Dopo aver passato un mese e mezzo di calma apparente, anche in Italia la curva è tornata a salire.
In base ai dati della Fondazione Gimbe, a livello nazionali si è registrato un aumento dell’1,5% nell’ultima settimana.
Dati simile riscontrati anche in Germania e nel Regno Unito.
Questo significa che il numero dei nuovi positivi al Covid si sta avvicinando nuovamente a 100mila e i morti a 200.

Omicron 2 dilaga in Europa

Giovanni Maga, virologo e direttore del Cnr di Pavia avverte: “Senza mascherine non si può pensare ad una situazione migliore. Il punto di svolta sarà dopo Pasqua“.
In tutta Europa i contagi sono aumentati a causa del dilagare della variante Omicron 2, anche se per il momento nessun Paese è in allerta.
Da inizio marzo in Francia e in Danimarca i contati hanno iniziato a risalire, così come in Germania, dove nelle ultime 24 ore si sono registrati 300mila casi.
Nel Regno Unito la crescita è iniziata nel mese di febbraio, con quasi 90mila casi giornalieri registrati.
Proprio in Danimarca e nel Regno Unito gli studi finora condotti ipotizzano una contagiosità maggiore del 30% rispetto all’Omicron originale.

L’allarme di Silvio Brusaferro

Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, delinea la situazione come inquitente: “Aumenta la trasmissibilità, aumenta l’incidenza e peggiora il rischio epidemico in diverse regioni italiane, anche se continua la diminuzione delle persone ricoverate in ospedale“.
Prosegue ribadendo “la necessità di completare il ciclo vaccinale o di iniziarlo per chi non lo ha già fatto in tutte le fasce d’età perché questi sono gli strumenti che ci consentono di contenere la circolazione del virus e gli effetti più gravi e importanti che possono esserci per la nostra salute.
Questo quadro ci fa ribadire la necessità di rispettare le misure comportamentali individuali e collettive raccomandate così come la necessità di completare la copertura vaccinale in tutte le fasce di età“, ha così concluso.

Il virus è ancora tra noi

Giovanni Maga, direttore del Cnr di Pavia, ha detto di essere “preoccupato per questa situazione“.
Spiega il motivo dicendo “non sono d’accordo con l’allentamento delle misure di protezione individuale. Le mascherine vanno messe, soprattutto al chiuso.
Ora assistiamo a una ripresa dei contagi, purtroppo da due settimane al rialzo, e potrebbe peggiorare: quindi non è un caso, ma una tendenza”.
“Nel frattempo – prosegue – i ricoveri calano perché riflettono la situazione dei contagi di 15 giorni fa, allora positiva. Se aumenteranno di nuovo lo vedremo fra due settimane. Diciamo, dunque, che il segnale non è tranquillizzante. Se poi spostiamo lo sguardo in Germania è il finimondo: i positivi sono circa 300 mila al giorno e i morti 250. Vuol dire che il virus è tutt’altro che in regressione”.