Paolo Brosio candidato a sindaco di Prato per un fantomatico “Movimento Medjugorje”. Poco sopra lo slogan: “Esiste un undicesimo comandamento: vota Brosio”. Non meno irriverente la scritta che compare a caratteri cubitali in fondo al manifesto: “Patria, Famiglia e Spirito Santo”.
E’ questo quello che ieri mattina hanno visto scritto su alcuni manifesti elettorali i cittadini di Prato. E subito si è sparsa la voce della candidatura a sindaco del noto giornalista, il quale negli ultimi anni aveva abbandonato la sua vita, per abbracciare quella del convertito alla fede Cattolica, legandosi, in modo particolare alle apparizione della Madonna a Medjugorje.
C’è voluto del tempo per capire che si trattava di una ingegnosa burla posta in essere da alcuni cittadini cittadini pratesi ancora anonimi.
“Non sono un mercante del tempio”, afferma un furioso Paolo Brosio: ” Ma vi sembrano questi scherzi da fare? Non si può confondere la satira con la religione e la politica. Ieri ho lavorato tutto il giorno per una inchiesta su Fatima che Rai oggi non vuole più mandare in onda. Farò un comunicato – spiega il giornalista la cui conversione, negli anni scorsi, è stata oggetto di clamore mediatico – nel quale annuncerò azioni legali per i danni subiti”.
Gli autori della burla, hanno spiegato al Corriere della Sera, chiedendo di restare anonimi Si tratta di uno scherzo per denunciare l’inconsistenza dei candidati alla poltrona di sindaco in città. Abbiamo supposto che anche un movimento guidato da Brosio potrebbe riscuotere grande successo a prato alle prossime elezioni. E’ una provocazione, fatta apposta per capire anche la reazione della gente”.
Un semplice scherzo ha, quindi, scatenato un putiferio. Legittima la rabbia di Brosio, ma è vero che lui ha voluto spettacolarizzare la sua conversione per trarne visibilità e profitto, attraverso i suoi libri sull’argomento. Come dire chi di spada ferisce, di spada perisce.