Un episodio insolito quello avvenuto in Norvegia, dove una ragazza di giovane età, è stata condannata per stupro dopo aver praticato del sesso orale ad un suo amico, a dir della corte non consenziente. E’ uno dei primi casi di violenza sessuale al femminile nei paesi scandinavi, ma la storia che stiamo per raccontarvi è successa realmente in Norvegia, precisamente nel distretto di Bergen.
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Una ragazza di origini russe, ha deciso di uscire con due suoi amici una sera per andare a bere qualcosa per poi dirigersi, facendo una piccola tappa, a casa di un altro loro amico. Come spesso accade, i ragazzi hanno bevuto troppo e si sono addormentati tutti a casa dell’amico.
La ragazza a quel punto, senza un preciso motivo, ha deciso di svegliare, o meglio “importunare”, il suo migliore amico praticandogli del sesso orale. Questo si sarebbe mostrato riluttante e si sarebbe rifiutato, ma le condizioni in cui versava a causa dell’alcol non gli hanno permesso di ribellarsi e ha dovuto subire l’atto sessuale impostogli da lei.
A questo punto il giovane ha denunciato la ragazza che in tribunale si è difesa definendo l’atto consenziete: “gli è piaciuto”, e che comunque era sotto gli effetti dei super alcolici e che non controllava appieno le sue azioni.
Queste le parole del ragazzo stuprato dalla giovane norvegese in merito alla violenza subita: “Dopo l’atto sessuale di quella sera, l’insonnia è diventata la mia compagna fissa, il sesso ha smesso di essere un argomento interessante e soprattutto non c’è più speranza di avere fiducia negli amici e di credere alle intenzioni della gente che mi circonda”.
Il giudice non ha voluto sentire ragioni, e ha condannato la bella ragazza a 9 mesi di carcere e 40mila corone norvegesi di multa (5mila euro).
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