ROMA – Essere imprenditore e capo di un’azienda comporta doveri, obblighi e responsabilità. Talvolta però questi possono essere spiacevoli come, per esempio, essere costretti a licenziare dei dipendenti perché non si riesce più a far fronte alla crisi attuale e magari ai problemi della propria azienda. Ecco perché Claudio Di Vincenzo, un imprenditore romano di 45 anni, di fronte alla paura di dover licenziare nell’arco di poco tempo otto suoi dipendenti, ha scelto il suicidio puntandosi la sua calibro 6.35 alla testa e aprendo il fuoco. L’uomo, disperato, aveva scritto su Facebook: “Rimpiangerete di non avermi capito”. Claudio è ora ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale San Camillo di Roma.
La triste vicenda, riportata solo oggi da Il Messaggero, risale a giovedì 18 giugno, quando l’imprenditore ha tentato il suicidio all’interno del suo ufficio di un’azienda di Lariano, ai Castelli Romani. Claudio è stato soccorso intorno alle 8.30 dalla segretaria, allarmata dallo sparo, che ha poi chiamato il 118 e i Carabinieri. L’uomo è stato immediatamente portato al San Camillo, dov’è tuttora ricoverato. Secondo gli investigatori si tratterebbe di un tentativo di suicidio, probabilmente legato anche alla situazione di crisi che stava vivendo la sua impresa e al timore di dover licenziare dei dipendenti.