ITALIA – E’ stata pubblicata ieri sera sulla Gazzetta Ufficiale la nuova legge sull’omicidio stradale. E’ la n.41 del 23 marzo 2016, che da oggi entra in vigore su tutto il territorio italiano. Dopo essere stata approvata definitivamente dal Senato il 2 Marzo, dove il governo aveva ottenuto la fiducia con 149 voti, ieri la firma del presidente Sergio Mattarella ha consentito al provvedimento di andare in Gazzetta.
Con la pubblicazione di ieri l’omicidio stradale è diventato un reato a se’, suddiviso in tre varianti. Rimane la pena già prevista dalla legge sino ad oggi, reclusione dai 2 ai 7 anni, se la morte è causata da una violazione del codice della strada. Cambiano, invece, le pene negli altri casi. Chi ucciderà guidando con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l o provocherà un incidente attraverso condotte di particolare pericolosità (guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi ed inversioni) rischierà dai 5 ai 10 anni di carcere. La detenzione più significativa, però, riguarderà chi provocherà vittime della strada con un tasso alcolemico oltre 1,5 g/l o sotto effetto di droghe, rischiando dagli 8 ai 12 anni. Oltre a queste norme è stato inserito anche l’omicidio plurimo, per il quale il colpevole potrà scontare fino a 18 anni.
Con la legge 41 entrano in vigore anche pene per lesioni stradali, da 3 a 5 anni per lesioni gravi e da 4 a 7 per quelle gravissime. Nel caso in cui il tasso alcolemico sia nella norma di legge la pena diminuirà ad un massimo di 4 anni. In vigore anche nuove norme per la fuga del conducente, per il quale in caso di mancato soccorso la pena non potrà essere minore ai 5 anni per l’omicidio e 3 per lesioni. La revoca della patente avverrà in modo automatico e sarà conseguibile di nuovo solamente dopo 15 anni o in caso di fuga dopo 30 anni.