CHIOGGIA – Verso le ore 15 di questo pomeriggio è stato ritrovato il corpo senza vita di Giovanni Pretto, 34enne residente a Valli del Pasubio (VI). L’uomo era stato dato per disperso sabato scorso mentre esplorava il relitto Evdokia, affondato al largo di Chioggia. Benché i soccorsi fossero scattati immediatamente, la scarsa visibilità della zona aveva rallentato le operazioni. Lo stesso recupero del corpo, benché localizzato, non è stato reso possibile nell’immediato. La salma verrà riportata in superficie probabilmente nella giornata di domani.
Pretto era un sub vicentino esperto, per questo si era immerso per esplorare il relitto Evdokia II, affondato nel 1991 dopo una collisione causata dalla nebbia. Le immersioni in quella zona era state etichettate come ad “alto rischio”. Già una persona era morta dopo essere rimasta intrappolata all’interno della nave, mentre una donna era stata salvata “in extremis”. Sono ancora sconosciute le cause della tragedia dal momento che il corpo della vittima non è stato recuperato a causa della scarsa visibilità. Secondo il rapporto dei vigili del fuoco, Pretto è stato localizzato all’interno del terzo livello del relitto.
Il gruppo di cui faceva parte Giovanni Pretto stava esplorando il relitto affondato nel 1991 a circa 6 miglia dalla costa di Chioggia. L’ultimo contatto con la vittima è avvenuto sabato intorno alle ore 16, poi più nulla. I soccorsi sono scattati immediatamente e sul posto sono arrivati i Vigili del Fuoco di Chioggia e 12 sommozzatori provenienti da Venezia, Vicenza, Viterbo, Roma e Bari. Le speranze di trovarlo ancora vivo si erano già spente ieri, e oggi è arrivata la triste conferma della sua prematura morte. Finora nessuna certezza sulle cause della tragedia: rimane soltanto il dolore della famiglia, dei compaesani e degli amici dell’ASD Schio Sub.