Risale a questi giorni il ritrovamento da parte degli archeologi dei documenti più antichi mai trovati nel Regno Unito, una collezione di tavolette lignee inscritte, scoperte durante dei lavori di scavo per la costruzione della nuova sede finanziaria di Bloomberg, nel cuore della City.
Si tratta di una scoperta unica in Inghilterra, sia per lo stato di conservazione, sia per la quantità del materiale: le tavolette dissotterrate, infatti, sono più di 400, e sono leggibili 87 messaggi, la cui decifrazione e lettura è stata affidata all’esperto del mondo romano Roger Tolmin, che si è servito di fotografie e analisi microscopiche per ricostruire i testi a partire dai frammenti che sono pervenuti fino ai giorni nostri. “Sono fortunato”, ha commentato il professore “ad essere il primo a leggere i messaggi dopo 19 secoli”. Una autentica fortuna, considerando la difficoltà di trovare oggetti così antichi in un materiale deperibile come il legno.
In epoca romana le tavolette di legno venivano usate per vari scopi, e potevano contenere lettere private, informazioni finanziarie o fungere da documenti ufficiali. Per rendere la scrittura più facile, le tavolette lignee venivano cosparse di cera d’api, sui poi si scriveva per incisione mediante uno stilo metallico. La cera d’api nel corso del tempo si è persa, ma in alcuni casi la punta dello stilo è arrivata a segnare anche la superficie di legno sottostante. Questo dato rende particolarmente significativa l’importanza della scoperta, dal momento che molte delle tavolette trovate presentano incisioni.
La tavoletta più antica tra quelle ritrovate risale al 57 d.C., e rappresenta il primo documento datato della Britannia romana. La datazione è desumibile dalla menzione dei due consoli, in questo caso Nero Claudius Caesar Augustus Germanicus e Lucius Calpurnius Piso. Un’altra tavoletta, scritta nel 21 ottobre del 62 d.C., riporta un contratto per cui si ordina di portare a Londinium 20 carichi di viveri: è interessante che questo documento risalga ad un anno dopo la rivolta degli Iceni guidati da Budicca, poichè mostra la rapida ripresa dell’antica Londra romana anche dopo essere stata ridotta a ferro e fuoco dagli indigeni.
La collezione di tavolette include anche alcuni supporti appartenuti a qualcuno che si esercitava a scrivere. Si leggono, infatti, parte delle lettere dell’alfabeto: “ABCDIIFGHIKLMNOPQRST”. Secondo gli archeologi questo ritrovamento rappresenta il primo esempio di ‘scolarizzazione‘ romana in Gran Bretagna.
Questo tipo di documenti, inoltre, fornisce numerose informazioni sugli abitanti di Londinium. Sono ricordati più di 100 nomi di persone appartenenti a varie categorie, quali bottai, birrai, giudici, ma anche schiavi, liberti, soldati. Da questo quadro, per quanto parziale, emerge che che l’antica Londra era abitata prevalentemente da soldati e uomini d’affari, provenienti soprattutto dalla Renania e dalla Gallia.