TURCHIA – Un probabile attacco terroristico è avvenuto stamattina nei pressi di un edificio della polizia turca a Diyarbakir, una delle principali città curde del sud-est del Paese. A causare l’esplosione è stata un’autobomba guidata da un presunto attentatore. Secondo quanto affermato dalla Cnn Turk, i feriti potrebbero essere circa una trentina. A confermare l’avvenuto è stato il governatore locale. Come spesso accade in casi simili, l’autorità radiotelevisiva ha imposto una censura sulla notizia.
Il ministro della giustizia di Ankara, Bekir Bozdag, ha affermato che alcune persone, tra cui poliziotti e civili, sono martiri dell’autobomba esplosa questa mattina. Il termine “martiri” è spesso usato in Turchia per indicare le vittime di attacchi terroristici. La bomba all’interno della vettura si è attivata poche ore dopo l’arresto di 11 deputati del partito filo-curdo Hdp, accusati di terrorismo. Tra gli arrestati c’è anche il leader Selahattin Demirtas e Figen Yukeskdag. Il ministro dell’Interno turco ha annunciato che il mandato d’arresto concerne anche altri 4 deputati, 2 dei quali sarebbero all’estero.
Le autorità locali contano almeno 8 vittime in seguito all’esplosione dell’autobomba, tra cui 2 poliziotti, 5 civili e un presunto terrorista. Il premier turco, Binali Yildirim, ha sottolineato che circa cento persone sono rimaste ferite, ma solo 7 sono coloro che si trovano ancora in ospedale. Le forze dell’ordine e le autorità locali ritengono che l’accaduto sia ad opera del Pkk.