“Il successo di Salvini è dovuto all’arrabbiatura della gente, alla paura e anche all’ignoranza”. Queste sono state, in sintesi, le dichiarazioni rilasciate da Cristina Parodi durante il suo intervento a “I Lunatici”, trasmissione radiofonica di Radio2. Le affermazioni della giornalista piemontese sono risultate piuttosto indigeste ad alcuni esponenti della Lega, i quali hanno replicato duramente, firmando un documento per chiedere un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai, e invocando a gran voce le dimissioni della conduttrice.
Entrando nel merito della questione, Cristina Parodi, nel corso dell’intervista radiofonica, ha parlato delle modalità che – a suo parere – hanno portato al successo elettorale dell’attuale Ministro dell’Interno, aggiungendo che probabilmente la sua vittoria è anche legata alla delusione dei cittadini per una serie di promesse fatte in passato che non sono mai state mantenute. Proseguendo nel suo intervento, l’ex conduttrice di “Domenica In” ha aggiunto di temere una politica basata principalmente “sulla divisione, sui muri da erigere”, auspicando invece una serie di interventi che realmente tutelino le classi più deboli e una concreta ripresa dell’Italia.
Successivamente, la giornalista si è anche soffermata sulla ricandidatura del marito, Giorgio Gori, quale sindaco di Bergamo. La conduttrice della Rai ha rivelato che si è confrontata con il coniuge, il quale alla fine ha deciso di andare avanti perché felice della sua esperienza come primo cittadino, ma anche perché, da bergamasco “serio e onesto”, è intenzionato a portare a termine il suo lavoro.
Le parole di Cristina Parodi hanno scatenato la dura replica da parte della Lega, ed alcuni suoi esponenti hanno dichiarato che, se la giornalista è così delusa dalla politica italiana, scenda direttamente in campo e soprattutto “lasci la Rai”. Infatti secondo il Carroccio la conduttrice ha utilizzato il servizio pubblico per i suoi interessi personali, facendo in particolar modo propaganda politica per il marito Giorgio Gori (Partito Democratico). Di conseguenza, è stato comunicato che verrà richiesta un’interrogazione in commissione Vigilanza Rai, con un documento ufficiale firmato, tra gli altri, da Paolo Tiramani, Massimiliano Capitanio, Dimitri Coin, Igor Iezzi, Giorgio Bergesio e Umberto Fusco.
Intanto il diretto interessato, Matteo Salvini, proprio in queste ultime ore ha deciso di intervenire sulla questione, provando a gettare acqua sul fuoco delle polemiche. Il leader della Lega, infatti, dopo aver appreso della replica di alcuni suoi parlamentari alle affermazioni di Cristina Parodi, ha di fatto invitato tutti alla calma, dicendo che nelle prossime ore li contatterà, chiedendo loro di non dare troppa importanza a queste dichiarazioni e di fare in modo che “siano gli altri a fare polemiche”.
Patrizia Gallina