Nella tabella di marcia dei vaccini in Lombardia, cambia qualcosa per la categoria dei sessantenni. Scarseggiano, infatti, le dosi di Astrazeneca e la Regione ha così deciso di somministrare Pfizer e Moderna a coloro che non l’hanno ancora ricevuto. Una corsa ai ripari per cercare di concludere i richiami già avviati.
Vaccini Lombardia, per i sessantenni stop ad Astrazeneca
La decisione, che ha preso un pò tutti alla sprovvista, è arrivata dopo il cambio di programma sulle categorie coinvolte nella vaccinazione. Inizialmente, secondo il primo piano presentato, anche gli insegnanti dovevano ricevere il vaccino Astrazeneca. Per questo motivo, la Regione Lombardia aveva provveduto a somministrare le dosi anche a quest’ultimi. Ad oggi, però, le scorte iniziano a scarseggiare e in vista dei richiami previsti per fine aprile, si è dovuta trovare un’altra soluzione.
A partire da oggi, dunque, la categoria dei sessantenni – ovvero dai 60 ai 69 anni – riceverà la prima dose con il vaccino Pfizer o Moderna. Stop ad Astrazeneca, che sarà riservato a coloro che hanno già iniziato il percorso di immunizzazione nei mesi scorsi.
Si tratta di una decisione presa in extremis, ma comunque provvisoria. Infatti, si attendono notizie sull’arrivo delle prossime scorte che verranno suddivise alle varie regioni italiane per far fronte all’emergenza.
In arrivo nuove dosi per aumentare il ritmo delle vaccinazioni
Il commissario nazionale Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha già annunciato che nel periodo tra il 27 aprile e il 5 maggio arriveranno nel nostro Paese cinque milioni di dosi totali dei quattro vaccini già autorizzati. In questo modo, tutte le regioni, compresa la Lombardia, avranno la possibilità di tenere il passo delle vaccinazioni che, nei giorni scorsi, aveva raggiunto le 70mila inoculazioni al giorno. Un ritmo che potrà essere mantenuto, e ulteriormente aumentato, solo con l’arrivo di nuove scorte. Infatti, secondo il programma previsto dal commissario Figliuolo per fine aprile, le somministrazioni in Lombardia dovrebbero raggiungere le 99mila dosi giornaliere. Traguardo che sarà reso possibile anche dall’apertura di nuovi hub vaccinali come quello inaugurato al City Life.