Lo stupro ha un profondo impatto sulla salute fisica e mentale della donna che lo subisce. Non c’è alcun dubbio che la violenza domestica e sessuale influisca in modo negativo sulla salute e sul benessere delle donne che la subiscono: essa incide e logora da un punto di vista fisico, psicologico e sociale.
La violenza verso le donne determina molte patologie croniche, complicanze ginecologiche e quadri psichiatrici anche rilevanti.
E’ riscontrabile tra le molte donne che si rivolgono ai servizi sanitari dedicati come rilevato da varie indagini condotte dai Centri di Soccorso Anti-violenza.
ll giorno dopo uno stupro sembra uguale a tutti gli altri. Eppure, non lo è.
Quasi mai accade che la vittima abbia piena coscienza dell’oltraggio subito a poche ore dall’accaduto.
“Ci sono un’infinità di ragioni per cui una ragazza può decidere di non denunciare subito il suo stupratore. Ma il fatto che ne parli dopo giorni, mesi o addirittura anni, nulla toglie al contenuto della violenza subita. Uno stupro è un stupro e tale rimane anche a distanza di tempo“, spiega la psicologa giuridica Sara Pezzuolo, fino a qualche mese fa, al fianco della 18enne che ha dichiarato di essere stata drogata e violenta dall’imprenditore Alberto Genovese.
Gli ultimi casi di stupro che hanno scosso l’Italia
Il caso della presunta violenza sessuale di gruppo ordita da Ciro Grillo e i suoi amici ai danni di una diciottenne.
I festini a “Terrazza Sentimento” con la “droga dello stupro servita su vassoi o sciolta nei bicchieri di Champagne millesimato.
Fino all’ultima terribile storia che coinvolge l’imprenditore milanese Antonio Di Fazio, arrestato con l’accusa di violenza sessuale, sequestro di persona e lesioni personali aggravate nei confronti di una 21enne.
La ragazza sarebbe stata narcotizzata con un “caffé corretto” alle benzodiazepine prima di subire la violenza.
Di Fazio avrebbe custodito in casa un arsenale di psicofarmici con cui potrebbe aver drogato altre vittime.
Le parole della psicologa Pezzuolo
“Ci sono un’infinità di ragioni per cui una donna può decidere di non denunciare subito. Possono subentrare sentimenti come la paura o la vergona e tante altre concause. Senza contare che si potrebbe non avere la lucidità di denunciare nell’immediatezza dei fatti“, afferma in un’intervista la psicologa Sara Pezzuolo.
“La prima preoccupazione di una vittima di stupro è capire cosa è successo. La denuncia è un passo necessario ma si procede solo quando si ha piena consapevolezza della violenza subita. Uno stupro è uno stupro e tale rimane, anche se la denuncia non è immediata“, conclude la psicologa.
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