Riaperte le indagini anche sul passato di Antonio Di Fazio, l’imprenditore arrestato con l’accusa di violenza sessuale per aver drogato e fotografato giovani studentesse quando erano prive di coscienza.
Dopo la richiesta avanzata dalla procura e dal legale della ex moglie del titolare della Global Farma, il gip ha disposto nuove indagini sugli episodi denunciati dalla donna e poi archiviati: 13 esposti in totale, presentati un po’ ovunque tra il 2009 e il 2016.
Antonio Di Fazio: l’arresto
Venerdì 21 maggio i carabinieri di Milano hanno arrestato l’imprenditore farmaceutico Antonio Di Fazio, 50 anni, con l’accusa di aver narcotizzato e violentato una donna.
L’uomo, fondatore di Global Farma, una società di Milano, è accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate.
Gli investigatori credono che Di Fazio possa aver violentato altre donne in passato.
Dopo l’arresto, altre tre donne hanno denunciato.
Una delle quali sostenendo di essere stata sequestrata in casa sua per settimane.
Le dichiarazioni dell’uomo
Fin dall’inizio delle indagini Antonio Di Fazio aveva raccontato una versione diversa dei fatti.
Aveva sostenuto con la Procura che non ci sarebbe stata nessuna violenza.
Secondo la GIP sarebbe emerso però che in quei giorni Di Fazio avrebbe cercato di indurre i propri familiari a rendere “dichiarazioni compiacenti“.
Con l’aiuto della sorella Maria Rosa “ha ulteriormente cercato di affinare la propria strategia difensiva, accusando apertamente la donna e la sua famiglia di estorsione ai suoi danni, giustificando così l’accusa che gli è stata mossa“.
La sorella di Di Fazio ha raccontato alla Procura che la donna che ha fatto denuncia avrebbe per tre volte fatto richieste di denaro a suo fratello.
Maria Rosa ha anche sostenuto che la sera della presunta violenza sia sua madre sia suo nipote fossero presenti in casa. Secondo la Procura, i presunti tentativi di estorsione non sarebbero in realtà mai avvenuti.