È stato fermato il presunto assassino del bengalese decapitato a Torino. I fatti si sono svolti all’interno di un appartamento situato in Corso Francia. La giovane vittima è Mohamed Ibrahim, aveva 25 anni. Il ragazzo che lo avrebbe ucciso è stato fermato nella mattinata di ieri 10 giugno 2021 alla stazione di Porta Nuova. All’inizio non voleva dire nulla. Si è poi lasciato sfuggire una dichiarazione che appare come una chiara ammissione di colpa.
Il bengalese ucciso e il suo presunto assassino vivevano in Italia dal 2014. All’inizio vivevano nello stesso appartamento poi si sono divisi perché il giovane ragazzo che è stato fermato aveva trovato lavoro a Poirino e si era trasferito lì. Durante il lungo interrogatorio il ragazzo, coetaneo e connazionale di Mohamed Ibrahim ha confessato: “Sono ancora sconvolto da tutto il sangue che ho visto quando gli ho tagliato la testa“. Parole che hanno chiaramente lasciato intendere che sia stato lui ad uccidere il 25enne. Non ha poi voluto rivelare altro, ha ribadito di essere sconvolto e di avere mal di testa.
Fermato il presunto assassino del Bengalese decapitato a Torino, i presunti moventi dell’omicidio
Al momento non sono noti i motivi che abbiano spinto il ragazzo originario del Bangladesh ad uccidere l’amico in modo così spregevole. Stando alle prime ipotesi dietro il suo gesto potrebbe esserci un matrimonio combinato e saltato all’ultimo. Potrebbe però averlo ucciso anche per ragioni economiche. Dai rilievi eseguiti dalla Polizia Scientifica è emerso che l’assassino ha prima tramortito la vittima. Subito dopo gli ha tagliato la testa con un grosso coltello da macellaio. Secondo il parere degli investigatori l’accanimento sul corpo del 25enne potrebbe simboleggiare che l’assassino provava molto disprezzo nei suoi confronti.
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