Continuano le indagini sulla scomparsa di Laura Ziliani da Temù, in provincia di Brescia. La donna era uscita di casa per fare una passeggiata lo scorso 8 maggio ma non è più tornata. Erano state le figlie della donna a lanciare l’allarme. Poco dopo la sua scomparsa le forze dell’ordine hanno ritrovato il suo cellulare, era rimasto nel garage dell’abitazione in cui viveva con una delle sue tre figlie.
Tra forze dell’ordine e volontari sono 120 le persone che giorno e notte si sono impegnate a ritrovare la donna. Ad oggi però non c’è ancora nessuna traccia del suo corpo. Nei giorni scorsi c’è stata una svolta nelle indagini, due delle tre figlie di Laura sono state iscritte nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio dal pubblico ministero. A quanto pare nei racconti che le due hanno fornito ci sarebbero delle incongruenze. Le figlie della donna sono Paola e Silvia Zani, hanno 27 e 19 anni.
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Indagato anche il fidanzato di una delle figlie di Laura Ziliani per la sua scomparsa
Nelle scorse ore sono emersi nuovi elementi nelle indagini. Un’altra persona è finita nel registro degli indagati, si tratta del fidanzato della 27enne. Nei suoi confronti gli inquirenti stanno indagando per le accuse di concorso in omicidio volontario e occultamento di cadavere. Al momento restano tutte ipotesi non ancora confermare, i tre infatti sono indagati ma a piede libero. Le forze dell’ordine non escludono che Laura Ziliani possa essere rimasta vittima di un incidente avvenuto in montagna o che sia stata uccisa da una persona che ha incontrato durante la sua passeggiata.