Denise Pipitone

Denise Pipitone, l’ex pm di Marsala ammette: “al 90% è Danas”

Nuovi sviluppi sul caso di Denise Pipitone, la bambina rapita da Mazara del Vallo, tra le 11.35 e le 11.45 del 1° settembre 2004, mentre giocava fuori dalla casa della nonna.
Ad oggi, l’unica segnalazione ritenuta attendibile è quella legata alla piccola Danas.
In merito alla scomparsa continuano ad esserci importanti zone d’ombra da chiarire.

Denise Pipitone: l’avvistamento a Milano

A pochi mesi dalla scomparsa di Denise Pipitone, una guardia giurata di Milano vede una bambina molto somigliante alla piccola siciliana a Milano.
La ragazzina è in compagnia di alcuni rom, ha una piccola cicatrice sotto l’occhio e non sembra avere legami con gli adulti che ha intorno.
Neanche il tempo di agire, provando a chiedere se bimba volesse qualcosa da mangiare alla rosticceria di fianco, che il gruppo di rom si era già dileguato.
Di Danas resta solo un filmato registrato dal telefono della guardia giurata.

Le dichiarazioni dell’ex pm di Marsala

L’ex procuratore capo di Marsala, Alberto di Pisa, ha ammesso che “al 90% la bambina vista a Milano è Denise Pipitone per tanti motivi: la somiglianza fisica, il taglio che aveva sulla guancia sinistra e l’accento siciliano“.
L’ex pm inoltre parla di un possibile rapimento, dando credito alla pista rom e al trasferimento al di fuori dalla Sicilia.
“C’è un’intercettazione in cui Jessica Pulizzi afferma di averla portata a casa di qualcuno, quindi si presume che abbia prelevato la bambina, questo qualcuno si suppone l’abbia consegnata a qualcun altro che successivamente l’ha ceduta ai nomadi”.

I dubbi su Anna Corona

Su questa riapertura delle indagini, con un sopralluogo effettuato dopo 20 anni sulla casa dove aveva abitato la Corona, sia stato fatto un uso mediatico. Che tracce vuoi trovare dopo 20 anni? All”inizio è stata fatta una gran confusione nelle indagini. Nei giorni immediatamente successivi alla scomparsa indagavano polizia, carabinieri, finanza e vigili urbani: e questo ha danneggiato certamente“.
Ha così concluso l’ex pm di Marsala, anche se le indagini proseguono.