La 28enne Sara El Jaafari e la 32enne Hanan Nekhla potevano essere salvate? Lo scenario rimane ancora pieno di dubbi, tanti. Sui social numerosi i messaggi di cordoglio, parole rivolte ad Allah, che “le protegga”.
La prima è rimasta uccisa dopo essere stata investita da un mezzo agricolo, mentre l’altra sarebbe stata soffocata dalle esalazioni dei pesticidi poco dopo aver dato l’allarme.
Alle 11:30 la chiamata al 112: due ragazze investite da una mietitrebbia. La linea telefonica si è interrotta durante la chiamata e da quel momento il numero non è stato più raggiungibile.
La morte sospetta di Sara e Hanan
Secondo quanto raccontato da una cugina, le ragazze sarebbero uscite con due amici la notte tra giovedì e venerdì.
Secondo la ricostruzione, Hanan mentre era in casa con la sorella avrebbe ricevuto una telefonata di Sara che le avrebbe detto di essere in compagnia di due ragazzi.
Quando la cugina telefona ai Carabinieri per denunciare la scomparsa di Hanan tutto sarebbe già successo.
L’unica identità nota è quella dell’italiano 28enne Andrea P, alla guida del mezzo agricolo che la mattina di venerdì ha travolto le ragazze.
Agli investigatori l’uomo avrebbe detto di non essersi accorto di niente e la sua posizione è ritenuta credibile.
Resta da chiarire la posizione degli amici in compagnia di Sara e Hanan. Hanno visto agonizzare le donne e sono scappati o erano davvero sole?
Oggi l’autopsia sui corpi
Le famiglie delle ragazze hanno raccontato che erano solite ad uscite serali e che era già capito che non si facessero sentire per giorni, senza destare sospetti.
Un altro elemento da considerare il ritrovamento di coperte, bottiglie e cibo, oltre a carta stagnola.
Gli inquirenti stanno anche verificando un eventuale consumo di droga, trovandosi non molto distanti dal boschetto della droga di Rogoredo.
Oggi si procederà con l’autopsia: sarà l’esito degli esami autoptici a chiarire la causa della morte.
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