Tommaso Onofri

Tommaso Onofri, rapito e ucciso nel 2006, oggi avrebbe 17 anni

Il piccolo Tommaso Onofri, tristemente conosciuto come il piccolo Tommy, rapito e ucciso il 2 marzo 2006, oggi avrebbe compito 17 anni.
Una storia, la sua, che ha commosso e indignato allo stesso tempo l’Italia intera.
A ricordare Tommy c’è la madre Paola, rimasta vedova del marito, Paolo Onofri, morto nel 2012 dopo 5 anni di coma a seguito di un arresto cardiaco.

Tommaso Onofri: una storia di dolore e sofferenza

In quella che doveva essere una normale serata, il 2 marzo 2006, avviene la tragedia.
Durante la cena, in casa Onofri, sopraggiungono due uomini dal volto coperto, che fanno irruzione nell’abitazione.
Uno dei due punta una pistola sulla testa del piccolo Tommy mentre l’altro intima ai coniugi di dargli dei soldi.
Dopo aver preso i soldi i ladri scappano, ma purtroppo portano con loro Tommaso.
In realtà la rapina era una messinscena: l’obiettivo era rapire il bambino.

Ore di preoccupazione

Fin da subito i carabinieri iniziano a pattugliare la zona di Casalbarolo, in provincia di Parma, anche se in tutto il Paese è grande la mobilitazione per ritrovare il bambino.
I genitori, fin da subito, danno indicazioni su come curare Tommaso: è epilettico e assume quotidianamente un farmaco.

L’arresto di Mario Alessi

Purtroppo, questa storia non porta a un lieto fine.
Dopo alcuni dubbi sulla figura del padre di Tommaso, Paolo, a seguito del ritrovamento di materiale pedopornografico, l’attenzione si sposta su Mario Alessi.
Figura sinistra dal sorriso cinico, Alessi è l’operaio della ditta di ristrutturazioni entrato in casa Onofri per dei lavori.
Alessi confessa di aver rapito Tommy, ma non vuole dire dov’è e parla di un complice, Salvatore Raimondi, pregiudicato.
Dopo più di un’ora di interrogatorio, Alessi confessa: “Non cercatelo più, è morto. È stato ucciso un’ora dopo essere uscito di casa“.

Il ritrovamento di Tommaso Onofri e la condanna

Il piano studiato da Alessi, con la complicità della compagna Antonella Conserva e di Raimondi, era quello di rapire il bambino e chiedere ai familiari un riscatto di 5 milioni di lire.
Ma qualcosa va storto e Tommy muore quasi subito, strangolato e picchiato dallo stesso Alessi.
La storia finisce così, con il corpicino di Tommaso rinvenuto in una discarica di materiale edile.
Le indicazioni di Alessi hanno portato sul posto sono medici, poliziotti, magistrati.
Mario Alessi e Salvatore Raimondi vengono condannati all’ergastolo mentre la Conserva a 24 anni.

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