Roma – Appoggiata sulla fiancata delle mura vaticane, una strana borsa è stata rinvenuta dai passanti, nella mattinata di oggi. I Carabinieri intervenuti sul posto hanno cercato di verificare i sospetti che quella stessa sacca possa nascondere un ordigno esplosivo, ideato da qualcuno per ledere le mura Vaticane. Il primario elemento di quest’ipotesi è la quantità di cavi elettrici uscente dalla stessa borsa: presenza che in ogni luogo del mondo fa da sempre pensare ad una bomba ad orologeria. Infatti, sono appena terminati gli accertamenti sull’oggetto, per capirne la natura, insieme con gli artificieri dell’Arma.
La zona circostante la borsa-bomba è stata delimitata ed il traffico ivi chiuso, in modo che Carabinieri ed artificieri potessero lavorare in sicurezza e limitare i danni che potrebbero scaturire dalle peggiori previsioni. Infatti, non si ha alcuna informazione su chi o con quale scopo abbia depositato la borsa a ridosso delle mura vaticane e la probabilità che si tratti effettivamente di una bomba non era affatto esclusa. Tuttavia e per nostra fortuna, gli artificieri hanno confermato che si trattava di un falso allarme: nella borsa sospetta non sono stati trovati ordigni. Infatti, dopo circa un’ora dall’arrivo sul posto dei militari, l’allarme bomba è stato smentito. Si è rivelato cruciale l’utilizzo di un congegno dotato di un cannoncino a getto d’acqua, grazie al quale la borsa è stata distrutta ed è stata accertata l’assenza di ordigni esplosivi al suo interno.
Quest’episodio sembra capitare con tempismo perfetto, dopo che Flavia Vento aveva preannunciato, un po’ con improvvisazione, l’esplosione di una bomba nella capitale (link alla notizia). “Una cosa brutta arriverà sulla capitale, tremate“, aveva tuonato su Twitter la showgirl, probabilmente senza neanche sapere quali conseguenze avrebbe seguito una tale affermazione. La cronaca attuale riporta numerosissimi casi efferati, condotti secondo le più disparate modalità: il crimine sembra non essere più prevedibile come una volta. Non ci sarebbe da stupirsi, dunque, se qualcuno avesse pensato di portare alla realtà l’affermazione della Vento.