Il caso ha però sollevato la mobilitazione di centinaia di persone che hanno deciso di sfidare le autorità pubblicando sui propri profili Facebook foto di baci. L’obiettivo è di pubblicarne migliaia, in modo da smuovere l’opinione pubblica, scagionare i due adolescenti ed evitare che si ripetano casi simili. Non si è fatta attendere nemmeno la replica di Ibtissam Lachguer – tra i fondatori del Movimento Alternativo per le Libertà Individuali, famoso per l’appello a rompere il digiuno in pubblico durante il Ramadan – che ha pubblicato una foto nella quale bacia un altro membro del movimento. In Marocco è montata la protesta soprattutto perché, nonostante le riforme e i tentativi di equilibrare la posizione sociale dei due sessi da parte del Re Mohammed VI, il Paese vive di forti contraddizioni in ambito sociale, per cui le donne, con diversi livelli di emancipazione man mano che ci si avvicina ai grandi centri, sono ancora molto spesso vittime di abusi e di soprusi di vario genere.